«Stop alle processioni di Pasqua»,
manifesti choc contro il vescovo

«Stop alle processioni di Pasqua», manifesti choc contro il vescovo
di Petronilla Carillo
Lunedì 4 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 13:04
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«Monsignor Giuseppe Giudice pseudo vescovo di Nocera Inferiore Sarno ha tragicamente con un decreto inutile ucciso ed oltraggiato le nostre feste patronali». È l'incipit di un manifesto funebre apparso nella mattinata di ieri in diversi centri dell'agro nocerino e, soprattutto, a Pagani. «Un grave lutto ha colpito il nostro agro ma unitamente vinceremo», si legge poi nella parte finale. L'«oltraggio» di cui si parla altro non è che una decisione presa dall'Assemblea del clero di sospendere le processioni fino a data da destinarsi, sia come forma di prudenza per il Covid, ma soprattutto per rispetto di quanto sta accadendo in Ucraina. Nello specifico, il decreto arriva a pochi giorni dall'avvio dei festeggiamenti per la Madonna della Galline - festa simbolo per i fedeli paganesi - che inizia con l'apertura del Santuario il venerdì santo e prosegue fino a notte inoltrata di lunedì d'Albis con feste e canti popolari nel centro storico della cittadina. A darne la triste notizia, si legge ancora nel manifesto «le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al Covid e ora continuano a lavorare per una scelta disonesta e ingiusta. Un grave lutto ha colpito il nostro Agro, ma uniti vinceremo contro il Vescovo». «La situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. Le nostre comunità sono, inoltre, scosse per il conflitto bellico in Ucraina, che richiede preghiera per la pace, sobrietà e carità nei confronti dei fratelli che hanno perso tutto sotto i bombardamenti», aveva detto il vescovo Giudice venerdì scorso scatenando da subito le polemiche nate sui social anche con una petizione popolare lanciata sulla piattaforma web Change.org, e poi trasformata in una vera e propria presa posizione polemica contro il vescovo. Insomma, fedeli delusi anche perché la festa era già stata sospesa per due anni proprio a causa della pandemia, soltanto lo scorso anno era stata limitata ad una celebrazione eucaristica. 

 

Sugli striscioni che sono apparsi ieri nell'agro nocerino, indagano ora i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore i quali, per il momento, respingono l'ipotesi di una matrice camorristica o intimidatoria ma intendono assicurare alla giustizia quanti hanno promosso questa iniziativa, a loro carico potrebbe essere ipotizzabile il reato di vilipendio di un ministro del culto.

Cosa, ricordiamo, avvenuta già a Salerno, con condanne a raffica anche se di lievi entità, per oltraggio all'ex vescovo Luigi Moretti, che vietò le giravolte della statua di san Matteo. 

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Ma torniamo a Pagani. Secondo ambienti investigativi gli autori potrebbero essere tra le categorie menzionate nel manifesto. Il giorno dopo le prime polemiche, ovvero nella giornata di sabato, l'amministrazione comunale non ha sospeso le attività programmate per i festeggiamenti laici anzi, sempre nella giornata di sabato il sindaco Lello De Prisco aveva ribadito che «data la zona bianca, la festa si farà garantendo il massimo rispetto delle norme di sicurezza. Nel pieno rispetto delle decisioni del capo della Chiesa locale, ho chiesto un incontro al nostro vescovo, monsignor Giuseppe Giudice, che si è reso subito disponibile per lunedì mattina», anticipando anche che in settimana avrebbe non solo indicato la data del concerto di Enzo Avitabile ma anche indicato il calendario dei festeggiamenti laici. Il giorno delle offese, a parlare, è il priore dell'Arciconfraterninta Santa Maria Incoronata del Carmine, Giuseppe Tortora per il quale «si tratta di un atto grave al quale non riusciamo a dare una spiegazione». 

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