Prof in fuga dalle cattedre:
ben 580 gettano la spugna

Prof in fuga dalle cattedre: ben 580 gettano la spugna
di Gianluca Sollazzo
Mercoledì 5 Ottobre 2022, 07:32 - Ultimo agg. 07:39
4 Minuti di Lettura

Fuga dalla scuola. Su duemila supplenze fino ad oggi assegnate nel salernitano, 1.228 hanno riguardato la copertura dei posti per l'insegnamento di sostegno. Circa 150 cattedre sono andate a supplenze per posti vacanti. Mentre ben 580 sono toccate a supplenti per casi di congedi e aspettative. Ebbene sì, sono circa 580 le domande di congedo e aspettativa inoltrati dai professori dal primo di settembre. L'amministrazione scolastica li ha sostituiti con ulteriori supplenti. I docenti in aspettativa o congedati avrebbero segnalato anche problemi di salute alla base della decisione di restare distanti dalla cattedra. Ovviamente l'assenza forzata dei professori ai box su decisione individuale ha innescato un valzer di supplenze.

Preoccupa in ogni caso il fenomeno degli insegnanti malati. Oberati da malattie pregresse, dai rischi del Covid-19, dal logoramento. Tutti fattori che hanno aggravato le loro condizioni di salute dopo l'era Covid. Ed è sempre più allarme docenti fragili. Stando a quanto trapela dall'amministrazione scolastica, nell'arco di tre anni scolastici segnati dalla pandemia, sono 98 i docenti diventati inidonei al servizio in classe. In tre anni di pandemia si sono acuite le loro fragilità e non potranno tornare a far lezione agli studenti dietro la cattedra. L'era del Covid ha aggravato del 60% in più la categoria dei docenti fragili. Prima della pandemia erano solo 22 i docenti classificati come inidonei, adesso si sale a 98, inclusi i 34 nuovi inidonei classificati di recente e registrati dall'amministrazione. Stando a quanto trapela dal Provveditorato, diciotto docenti inidonei sono permanentemente transitati nel ruolo Ata, quindi da quest'anno lavorano in segreteria. I prof inidonei saranno fermi ai box, classificati come inidonei al servizio causa malattia. Visitati da una commissione medica sono stati ritenuti impossibilitati a svolgere il servizio in classe. Troppo malati e alle prese con patologie aggravate dal tempo e dal servizio divenuto più usurante.

I 34 professori sono stati esonerati dal servizio e non potranno l'anno prossimo accogliere gli studenti al primo giorno di scuola. Una spia rossa che si accende per una categoria di docenti sempre più nel mirino di talune famiglie particolarmente esigenti oppure messi sotto pressione dalle condizioni della didattica in era Covid. Prof sotto stress. E peggio ancora, prof ammalati per vecchiaia e troppo lavoro. I mesi della pandemia non hanno fatto bene alla classe docente, che ha dovuto lottare nel 2020, nel 2021 e nel 2022 contro un virus che ha alterato la normalità della vita scolastica e del fare lezione. Per alcuni docenti è scattato anche l'esonero definitivo. Nella maggior parte dei casi si tratta di maestre del primo ciclo dell'istruzione alle prese con problemi di salute che si sono aggravati nel corso degli anni. E tra i motivi alla base delle inidoneità accertate da una commissione medica c'è anche il fattore legato a mansioni usuranti, come l'indebolimento delle corde vocali e la stanchezza fisica.


La fuga dalla scuola non solo per malattia. Ma anche perché ci sono docenti salernitani che non sono disposti a fare i pendolari macinando diversi chilometri al giorno ed hanno optato per il congedo. Altri prof sono in aspettativa per motivi personali. E questo ha finito per accrescere l'esercito dei precari in cattedra. Mai così tanti come quest'anno scolastico appena iniziato. Sono 1.978 i prof neo nominati, molti dei quali sul sostegno. Sono infatti 1.228 i supplenti destinati all'insegnamento degli alunni disabili che andranno a rafforzare l'organico delle scuole dove si registrava maggiore necessità di insegnanti specializzati. Anche quest'anno la supplentite caratterizza l'inizio dell'anno scolastico. Il ricorso ai supplenti è fondamentale per completare gli organici e avviare le lezioni. Nel Salernitano sono fino ad oggi circa duemila i precari su incarico annuale fino al 30 giugno o al 31 agosto. Le nomine sono assegnate dall'Ufficio scolastico. Ma si prevedono entro fine ottobre anche le nomine su incarico breve, la cui assegnazione tocca ai presidi attingendo dalle graduatorie di istituto. La stima dei sindacati parla di altre 1.500 supplenze brevi da assegnare fino a fine settembre. In Campania sono - fa sapere l'Ufficio scolastico regionale - ben 12.830 le supplenze annuali assegnate.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA