Professori e bidelli non vaccinati,
ecco le prime sospensioni a Salerno

Professori e bidelli non vaccinati, ecco le prime sospensioni a Salerno
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 17 Gennaio 2022, 08:35 - Ultimo agg. 11:56
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Alt ai no vax della scuola. A Salerno gli ultimi refrattari al vaccino hanno vita dura. Su poco più di un migliaio di non vaccinati tra docenti e personale Ata, a Salerno solo 35 (stando alle comunicazioni che arrivano dai presidi) sono i prof, i bidelli e gli assistenti scolastici che hanno ricevuto la sospensione per non aver presentato tra fine dicembre e venerdì scorso la prenotazione alla vaccinazione o la regolarizzazione con l'avvenuta inoculazione. In provincia i non vaccinati che hanno deciso di andare allo scontro con l'amministrazione pur di non effettuare la prima inoculazione sono appena 45 tra bidelli e docenti. Quindi numeri risicati di sospensioni, a conferma che l'obbligo vaccinale è servito ad accelerare le prime dosi e ad aumentare la copertura vaccinale.

Erano circa 1.200 i non vaccinati tra i lavoratori della scuola prima del 15 dicembre. Poi i numeri si sono via via ridimensionati. Con l'introduzione dell'obbligo alla vaccinazione però docenti e personale Ata hanno pensato di scegliere la strada secondaria che ha consentito loro di evitare il vincolo della vaccinazione e al contempo la sospensione dal servizio: si tratta dei prof e degli Ata in congedo. Più di 450 i lavoratori della scuola che da metà dicembre hanno scelto di allontanarsi dalla scuola fino all'8 giugno. La strada secondaria ha indotto i presidi ad autorizzare i congedi e ad avviare la roulette della sostituzioni. Una operazione tutta in salita in considerazione della scarsa disponibilità di precari nelle graduatorie di istituto dei supplenti. È infatti emergenza personale docente, a fronte dei casi di contagio da Covid-19 registrati negli ultimi giorni, a cui si aggiungono le sospensioni per mancata vaccinazione dal 15 dicembre e i congedi parentali. In totale circa mille assenze che pesano senza dubbio sulle scuole. Nel Salernitano l'organico di docenti e Ata è duramente colpito dalle assenze: 477 i contagiati tra prof e Ata (ai primi di gennaio), 450 i docenti e gli Ata in congedo o sospesi per mancata vaccinazione. Assenze che senza dubbio pesano sulla organizzazione delle lezioni in presenza. Difficoltà maggiori nella ricerca dei supplenti-sostituiti si stanno registrando soprattutto alle scuole elementari e medie. I presidi, soprattutto nel capoluogo, hanno dovuto rifare più volte le convocazioni dei supplenti dalle graduatorie di istituto per assenza di candidati. Basti pensare che al comprensivo Giovanni Paolo II di Torrione, la preside Maristella Fulgione ha dovuto fare due convocazioni di 60 precari per trovare finalmente i supplenti da assumere. 

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Per il resto i controlli vaccinali hanno funzionato. E docenti e Ata non vaccinati hanno dovuto comunicare ai presidi che presto faranno la prima dose. A Salerno i no vax sospesi - comunicano i presidi - rappresentano lo 0,39% dell'organico in servizio fino al 15 gennaio, quindi una minoranza rispetto a quanti non erano vaccinati (appena 1.200 risalenti ai primi di dicembre prima della entrata in vigore dell'obbligo vaccinale) ma che hanno deciso o di mettersi in congedo o di effettuare la prima dose e regolarizzarsi. In provincia i docenti e Ata sospesi rappresentano appena lo 0,44% dell'organico in servizio. Intanto cresce il fronte dei presidi che auspica che l'obbligo vaccinale venga esteso anche ad educatori e figure esterne che entrano nelle scuole. «L'obbligo vaccinale dovrebbe essere esteso a più categorie - dice Angela Nappi, preside liceo Regina Margherita - Non è pensabile che gli assistenti ai diversamente abili che girano nelle scuole non abbiano l'obbligo al vaccino.

Il personale che entra nelle scuole non si limita ai docenti e agli Ata». Intanto riprendono oggi le lezioni in presenza gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Comunità Montana Alto Medio Sele e Tanagro. Dopo le ordinanze sindacali di chiusura delle scuole, possono riaprire in presenza i plessi a sud del capoluogo. Restano per adesso chiuse le scuole della Costiera Amalfitana. È però «chiara e unanime» - fanno sapere i sindaci amalfitani - la volontà di tutte le amministrazioni comunali costiere di «addivenire al più presto all'apertura delle scuole e al ritorno in sicurezza della didattica in presenza. Proprio per questo sono state messe in campo tutte le possibili iniziative tese a garantire condizioni sanitarie ottimali». 

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