Prova del Dna contro i cani che sporcano:
in costiera nel mirino anche i turisti

Prova del Dna contro i cani che sporcano: in costiera nel mirino anche i turisti
di Mario Amodio
Giovedì 23 Giugno 2022, 11:28 - Ultimo agg. 11:56
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Animali domestici schedati attraverso il Dna. Anche se appartenenti a turisti che soggiornano per più di sette giorni. Accade ad Atrani, dove il Comune, per combattere il problema delle deiezioni canine, si appresta a dar vita a un progetto che prevede l'attivazione di una banca dati degli animali domestici dotati di microchip. L'iniziativa è stata autorizzata dal Consiglio comunale che, all'unanimità, ha approvato la modifica al regolamento sul decoro urbano. Prima in Costiera Amalfitana, Atrani ha deciso di usare la «prova» del Dna come deterrente per quelle persone screanzate, apprestandosi a far diventare realtà il progetto di un paese più pulito e più civile. Si partirà innanzitutto dall'istituzione di una banca dati dei Dna collegati al microchip degli amici a quattro zampe che vivono o soggiornano per più di 7 giorni nel borgo più piccolo d'Italia. Non solo residenti e domiciliati, dunque, ma anche gli ospiti del borgo saranno tenuti ad identificare geneticamente il proprio animale.

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«Si tratta di una misura del tutto nuova - spiega il vicesindaco Michele Siravo - che si è resa necessaria per responsabilizzare la cittadinanza ad una conduzione più corretta del proprio cane negli spazi pubblici».

Dopo la creazione della banca dati sarà quindi possibile attivare la misura: al ritrovamento di un escremento sul suolo pubblico la polizia locale, in collaborazione con gli addetti allo spazzamento, ne preleverà un campione e lo farà analizzare, consentendo in questo modo di collegarlo al microchip e risalire al padrone incivile, che sarà multato.

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