Pubblica un video beffa sul web
sull'insegnante: indagata a soli 10 anni

Pubblica un video beffa sul web sull'insegnante: indagata a soli 10 anni
di Angela Trocini
Sabato 10 Aprile 2021, 06:10 - Ultimo agg. 21:22
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Finiscono all’attenzione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Salerno e dei servizi sociali del Comune le immagini su internet e l’offesa, nei confronti di una maestra, da parte di un’alunna di 10 anni. I fatti sono accaduti lo scorso 26 marzo quando una ragazzina, che frequenta la scuola primaria dell’istituto comprensivo Calcedonia a Salerno, mentre si svolgeva la lezione in Dad (didattica a distanza), ha fotografato lo schermo ritraendo i compagni e le maestre a loro insaputa. Ma la ragazzina ha anche prodotto due video, sia con le immagini che con frasi di commento (a corredo delle immagini) di cui una offensiva della maestra di matematica (l’alunna avrebbe alzato il dito medio), pubblicandoli e diffondendoli attraverso Instagram, social al quale l’alunna è iscritta personalmente pur non avendo l’età prevista per legge. 

Le immagini, come era prevedibile, hanno fatto il giro del web diventando virali per le molteplici condivisioni e la dirigente scolastica è stata immediatamente informata di quanto accaduto tanto che nella stessa giornata ha informato i genitori dell’alunna richiedendo l’immediata rimozione del materiale pubblicato sia dal social che dal cellulare che utilizza la bambina.

Inoltre la stessa dirigente ha informato la Procura per i minorenni e i servizi sociali del Comune (inviando una relazione sull’accaduto e mettendo a disposizione di tali uffici tutto il materiale che è agli atti della scuola) stigmatizzando al contempo che le riprese non erano state autorizzate, che si riproducevano minorenni e che l’età della ragazzina non consentiva di aprire un proprio profilo social. La dirigente avrebbe anche compreso, dalla risposta dei genitori, come gli stessi siano consapevoli che la figlia utilizzi ordinariamente tali strumenti social. Non è escluso, quindi, che la procura minorile apri un procedimento su quanto accaduto indagando i genitori della piccola (responsabili sia civilmente che penalmente della figlia) per mancata vigilanza della minore tanto che gli stessi hanno dato mandato agli avvocati Maria Grazia Rosamilia e Pasquale Ferrara di rappresentarli in un eventuale giudizio. 

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