«La riconquistata libertà post Covid non vuole dire mancare di rispetto agli altri o calpestare le regole del vivere civile». Alla vigilia di un altro week end estivo, il questore Giancarlo Conticchio decide di rivolgersi ai ragazzi, proprio a quelli che, dal suo arrivo agli ultimi giorni, si sono resi protagonisti di episodi di violenza gratuita. Per lui, nelle prime settimane di direzione della questura di Salerno, è stata proprio l’aggressività dei giovanissimi l’emergenza sulla quale ha dovuto concentrarsi.
Questore Conticchio, dalla provincia al capoluogo gli episodi di violenza che vedono protagonisti i ragazzi, a volte anche minorenni, sono diventati abbastanza frequenti...
«Sicuramente il periodo legato al lockdown e alle stringenti regole di comportamento dovute alla pandemia hanno tolto a questi ragazzi momenti di socialità importanti nella loro crescita ma questo non giustifica i loro comportamenti. Quello che è accaduto a Salerno o a Nocera, ad esempio, e mi riferisco al giovane accoltellato fuori ad un locale o alla barbara aggressione ad una ragazzina da parte di coetanee per motivi futili, sono episodi che siamo riusciti a circoscrivere e risolvere in tempi stretti riuscendo a identificare i responsabili. Nelle facoltà del questore vi è quella di poter avviare procedure immediate per contenere questi fenomeni e, soprattutto, per far capire a questi giovanissimi il disvalore delle loro azioni. Per questo motivo abbiamo attivato le procedure per l’emanazione dei Daspo. I cosiddetti Daspo Willy che, io stesso per primo in Italia ho adottato quando ero in servizio a Termoli, non intendono sostituirsi ai provvedimenti giudiziari ma, di certo, sono veloci e punitivi perché impedire ad un ragazzino di frequentare un bar, una discoteca o alcune zone di ritrovo di coetanei per un anno, due o tre, è davvero un provvedimento altamente impattante sulla loro vita sociale. Forse, a quell’età, lo percepiscono in maniera più stringente rispetto ad un provvedimento penale perché limita la loro libertà nel tempo libero. La legge ci offre questi strumenti, che a mio avviso sono molto importanti, ed io li adotterò in ogni circostanza nella quale diventano necessari».
«Sicuramente. Abbiamo già ottenuto dei rinforzi di personale per organizzare più mirati e incisivi controlli del territorio in vista della stagione estiva. Stiamo organizzando i servizi in maniera tale da coprire quante più zone possibili soprattutto nelle località turistiche e a cavallo dei week end. Io credo molto nella prevenzione perché vedere una pattuglia in più o una presenza di divise maggiore per strada danno un senso di sicurezza ai cittadini e fungono da deterrente per chi non ha buone intenzioni. Per questo io mi rivolgo anche ai cittadini perché possano partecipare attivamente a garantire la sicurezza. A loro, dunque, ricordo che la polizia di Stato ha attivato l’app YouPol che sta ottenendo grandi risultati in tutta Italia come strumento rapido di denuncia di qualsiasi tipo di violenza. Invito i cittadini salernitani a fare un maggior uso di questa app dove possono essere inviati anche video e foto in tempo reale, persino in forma anonima se non si vuole comparire. È importante che ciascuno faccia la propria parte».
«È molto grave. Invito i genitori a fare i genitori, a controllare i propri figli quando escono e quando rientrano. Ognuno deve riprendersi il proprio ruolo. A volte questi strumenti offensivi, siano essi coltelli o tirapugni, vengono custoditi dai ragazzi in casa».
«Un argomento interessante sul quale abbiamo già preso delle iniziative. Abbiamo iniziato dai gestori di locali, ricordando loro che la legge vieta la vendita di superalcolici ai minorenni. Abbiamo chiesto loro di chiedere ai giovani clienti i documenti. Lo stesso è stato fatto con i cassieri e i proprietari dei supermercati dove spesso gruppi di ragazzini vanno ad acquistare bottiglie di alcol. Proprio l’altro giorno uno di questi commercianti ci ha segnalato un ragazzo che, alla richiesta di esibire i documenti, è scappato via lasciando tutta l merce, in gran parte bottiglie di liquori, sul bancone. Per ora confidiamo nel senso di responsabilità dei titolati degli esercizi commerciali se ci rendiamo conto che il fenomeno non si ferma, procederemo con controlli mirati alle attività. Per quanto riguarda l’uso della droga, invece, l’unica cosa che posso dire ai ragazzi è di godersi la vita, la socialità, le proprie esperienze di vita perché facendo uso della droga perdono tante belle occasioni».