Si scontra con una mucca sul raccordo: un ferito, l'animale muore

«Due settimane fa una persona ha perso un occhio dopo lo scontro in auto con un animale»

Si scontra con una mucca sul raccordo: un ferito, l'animale muore
Si scontra con una mucca sul raccordo: un ferito, l'animale muore
di Paola Florio
Martedì 3 Gennaio 2023, 06:30 - Ultimo agg. 16:13
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Ancora un incidente sul raccordo autostradale Salerno-Avellino, il conducente di un furgone è finito in ospedale insieme al fratello che era nel veicolo con lui dopo essersi scontrato con due bovini. L’episodio si è consumato verso le quattro del mattino di ieri all’altezza dello svincolo Baronissi Sud.

Da una prima ricostruzione il furgone stava percorrendo l’autostrada in direzione Salerno quando si è trovato di fronte un toro ed una mucca.

L’impatto è stato inevitabile. I due fratelli del casertano sono stati soccorsi dall’ambulanza e trasportati all’ospedale di Mercato San Severino dove hanno ricevuto le cure del caso, le loro condizioni non sembrano destare preoccupazione. Mentre il toro, un animale di circa 700 chili, è morto nell’impatto. La mucca è rimasta ferita ed è stato necessario abbatterla. Sul posto la polstrada di Eboli, oltre al comandante della polizia municipale di Baronissi, Francesco Tolino, Anas e Asl. 

«Due settimane fa una persona ha perso un occhio dopo lo scontro in auto con un animale», spiega il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante. «Il fenomeno si ripresenta in tutta la sua pericolosità ed è, dunque importante – sottolinea il comandante della municipale Tolino - che ci sia, nel raccordo istituzionale, la scelta di un’azione risoluta, forte e ferma». «Come per la sicurezza e l’ordine pubblico, occorre sinergia istituzionale – sottolinea anche Valiante – i bovini continuano a invadere il raccordo autostradale, a tutto rischio e pericolo degli automobilisti. È una situazione difficile, con pericoli per la pubblica incolumità e danni all’economia agricola. Le soluzioni fin qui adottate si sono dimostrate insufficienti a risolvere un problema che ormai si trascina da diversi decenni, con interventi sempre sporadici e per questo poco efficaci a debellare il fenomeno, destinato a permanere senza l’impegno serio delle istituzioni. Riteniamo indifferibile – conclude Valiante - un’azione massiccia e tesa al sequestro dei bovini vaganti senza marche auricolari né bolo alimentare, di cui tutti conoscono proprietà e provenienza». 

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