Ben incappucciati, volto travisato, abiti scuri (forse per sembrare irriconoscibili ed anonimi) e coltello da cucina. Si sono presentati così, l'altra sera, quasi ad orario di chiusura al cassiere del supermercato Eté in via Carucci, in prossimità del quadrivio del Carmine. Accento spiccatamente salernitano, i due hanno puntato l'arma contro il dipendente e si sono fatti consegnare l'incasso: poco più di 600 euro. Mentre uno teneva l'uomo sotto minaccia, l'altro incassava il denaro. Poi sono fuggiti via.
Il cassiere ha immediatamente dato l'allarme e sul posto è giunta prima una pattuglia delle Volanti e poi gli agenti della Scientifica e della squadra mobile che hanno raccolto testimonianze ed acquisiti i video del negozio e quelli di altri esercizi commerciali per cercare di dare una identità ai due. Probabilmente erano stazionati dinanzi al supermercato ed hanno semplicemente atteso il momento giusto per intervenire, sicuri di non essere bloccati e di poter agire con grande rapidità. Ora le indagini sono in corso per cercare di individuare i due balordi, sicuramente residenti in città e, probabilmente, non appartenenti ad alcun gruppo criminale in quanto hanno pensato bene di coprirsi il volto. Non sono stati spavaldi, ma sicuri e rapidi. Non avevano un coltello di quelli «professionali», magari di quelli in uso ai ragazzi ed acquistati su internet, ma un semplice coltello da cucina che comunque, se utilizzato, può causare ferite gravi.
Secondo i dati pubblicati ad agosto scorso dal Viminale, finito l'effetto lockdown, nel 2022 sono aumentati quasi del 13 per cento i reati rispetto all'anno precedente. E, anche se Salerno, rientra come casistica in un quadro generale di criticità metropolitana, furti e rapine sono in cronico aumento.
Nonostante tutto, però, si tratta di cifre comunque inferiori a quelle del periodo pre-pandemico: il dato del 2022, difatti, è più basso del 9,4% rispetto al numero di delitti registrati nel 2019. Quello che preoccupa nell'ultimo periodo è, soprattutto, il fatto che potrebbe incidere sulla sicurezza percepita dai cittadini la crisi economica, che rende ladri anche persone che non lo sono mai state; la ripresa degli affari «importanti» della criminalità i quali, anche se durante il periodo emergenziale non si sono fermati, hanno comunque necessitò di nuova liquidità; quindi l'avanzata dei gruppi di giovani ragazzi in cerca di emozioni, pronti a tutto pur di divertirsi e raccontare le proprie bravate.
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