Salerno-Kairouan, sulle tracce dell'antica scuola medica

Tre giorni di incontri promossi dall'Ordine: il Regimen tradotto anche in arabo

Progetto dell'Ordine dei Medici
Progetto dell'Ordine dei Medici
di Rosanna Gentile
Mercoledì 15 Marzo 2023, 09:28
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Recuperare il ruolo cardine e culturale del Mediterraneo, con Salerno cuore propulsore di saperi medici e multidisciplinari, attraverso iniziative, studi e diffusione di documenti: c'è questo grandioso progetto, che unisce, ripristina e promuove, alla base dell'iniziativa «La Scuola Medica Salernitana e prima? Da Kairouan a Salerno». Tre giorni di incontri e dialoghi, promossi e sostenuti dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno e organizzati, in coralità, con il Centro Studi Eutòpia, Comune di Salerno e Fondazione Scuola Medica Salernitana, che, da martedì e fino a oggi, sta animando la sede presieduta da Giovanni D'Angelo, nell'ottica di avviare nuovi studi e attuali confronti sull'antica istituzione medica salernitana e sulla medicina mediterranea.

Prevenzione, dieta equilibrata ed empatia tra medico e paziente: sono le coordinate culturali sulle quali si stanno ispirando i diversi interventi di medici salernitani e tunisini, chiamati a confrontarsi seguendo le tracce di Costantino l'Africano, medico, letterato, monaco cristiano e traduttore italiano di Cartagine. «Questo evento, reso possibile grazie al presidente D'Angelo e al presidente della fondazione Eutòpia Fernando Chiumiento, è qualcosa di più di una serie di dibattiti - spiega la curatrice scientifica, Paola Capone - perché questo tra Kairouan e Salerno è il primo di una serie di connubi futuri anche con Marocco ed Egitto tesi a portare l'accento sul ruolo esclusivo che la Scuola Medica Salernitana ha avuto nel veicolare il sapere medico antico, ben conosciuto dal mondo arabo, che giunge a Salerno attraverso Costantino l'Africano e i suoi scritti, nell'intento di comprendere le dinamiche di reciproche contaminazioni culturali». L'obiettivo, dunque, è aprire una nuova strada poggiante su antichissime radici, per riproporre nel futuro la centralità, la vivacità culturale, l'importanza di tutto il Mediterraneo in generale, e di Salerno in particolare. Tra le varie idee per ricreare spazi comuni di saperi condivisi, ad esempio, sta emergendo quella di tessere una rete mediterranea di musei sulla medicina e sugli strumentari chirurgici affiliati tra loro, che parta proprio da qui.

Dalle prime due giornate, inoltre, è emerso il particolare gemellaggio culturale tra Salerno e Cartagine, mentre la full immersion di oggi prevede, in mattinata, un approfondimento sugli scambi culturali nel Mediterraneo e l'interessante relazione sul gineceo africano e Trotula de Ruggiero; mentre nel corso della sessione pomeridiana verrà presentato (ore 17) Regimen Sanitatis Salernitanum, patrimonio comune del Mediterraneo: «Un ambizioso progetto che, traducendo questo testo in diverse lingue, vuole rendere la nostra cultura condivisa ed estesa. Lo presento con Chédlia LeilaBen Youssef, Ahmed Dhieb e Guido Cataldo, rispettivamente curatori dell'edizione del Regimen in francese, in arabo e in dialetto napoletano; e ci sarà anche Maria do Sameiro Barroso, supervisore della traduzione in lingua portoghese eseguita da Guillherme Ramos Meyers», commenta Capone, che invece ha curato l'edizione in inglese. Partito martedì, e aperto con gli interventi di Chiumiento e Capone per illustrarne le finalità, la serie di dialoghi - organizzati anche da Giuseppe Ferrantino, Raffaele Galano, Giuseppe Lauriello e Bruno Ravera - è ruotata intorno alla necessità di una medicina moderna che attinga alle regole preziose della tradizione. Le sessioni si concluderanno oggi, ma domani questa strada proseguirà fuori dalla sede di via Santi Martiri Salernitani, per far conoscere ai medici tunisini gli storici luoghi della Scuola Medica Salernitana e di Costantino l'Africano.
 

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