Recuperato il relitto dello scafo
incendiatosi a Li Galli

Il relitto del Pershing
Il relitto del Pershing
di Mario Amodio
Lunedì 8 Agosto 2022, 11:53
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Si sono completate le operazioni di recupero del relitto dell’imbarcazione “My Cinque” affondata nella mattinata del 22 luglio scorso di fronte Positano e più precisamente in prossimità dell'arcipelago de “Li Galli”, all’interno dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.

L’imbarcazione, un Pershing di circa 72 piedi, sulla quale viaggiavano 8 persone (due delle quali di equipaggio) tutte tratte in salvo, era colata a picco dopo essere andata a fuoco adagiandosi sul fondo in maniera verticale a circa 40 metri di profondità.

Nei giorni immediatamente successivi si è provveduto ad un controllo continuo e sistematico per evitare inquinamenti in una area dall’altissima valenza ambientale e contestualmente l’Armatore dell’unità, diffidato dalla Capitaneria di Porto di Salerno a rimuovere il prima possibile il relitto, si è adoperato ingaggiando ditta specializzata in questo tipo di operazioni.

«Giovedì 3 agosto si è svolta la riunione operativa in Capitaneria dove, ricevuti i dovuti pareri tecnici, si è concordata la tempistica dell’esecuzione del recupero - spiega in una nota la Capitaneria di Porto di Salerno che ha coordinato le operazioni - Dopo due giorni di preparazione, con l’area interdetta da apposita Ordinanza di interdizione, alle ore 1430 il relitto è emerso dalle profondità tirato a bordo di un motopontone ancorato in mezzo a Li Galli».

L’attività, stando a quanto si apprende, ha richiesto approfonditi calcoli e numerose immersioni per posizionare le fasce intorno allo scafo, unica parte rimasta integra dell’imbarcazione, e una cornice di sicurezza e vigilanza disposta dal Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno con impiego di unità navali e anche dei sommozzatori del Nucleo Subacquei Guardia Costiera.

Ora, in accordo con l’Area Marina Protetta la stessa ditta incaricata procederà nei prossimi giorni alla bonifica e alla pulizia dei fondali per ripristinare lo stato e l’integrità dell’ecosistema marino intaccato per l’incidente avvenuto.

«Termina così, nel migliore dei modi, un’operazione complessa che ha visto la fattiva collaborazione della Guardia Costiera di Salerno e l’Area Marina Protetta di Punta Campanella sulla quale si continuerà a vigilare e a sensibilizzare i diportisti che incrociano quelle acque al rispetto dell’ambiente e in particolare dei nostri splenditi mari» conclude la nota della Guardia Costiera di Salerno.

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