De Magistris, show contro De Luca:
«Resta un pessimo presidente»

De Magistris, show contro De Luca: «Resta un pessimo presidente»
di Ivana Infantino
Sabato 29 Settembre 2018, 13:51 - Ultimo agg. 15:06
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De Magistris, show in radio contro De Luca. Il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, va giù duro e dai microfoni di Radio Castelluccio non risparmia stilettate al presidente della Regione. Ospite della trasmissione radiofonica Socrate al Caffè, all’indomani della sentenza sul Crescent che ha tenuto De Luca con il fiato sospeso fino a tarda sera, quando è arrivato il verdetto di assoluzione (in caso di condanna sarebbe scattata la sospensione dalla carica per via della legge Severino), de Magistris è già in campagna elettorale in vista delle prossime tornate elettorali (europee, comunali, regionali). Parla già da candidato governatore, lanciando strali contro Palazzo Santa Lucia. «De Luca lo sconfiggeremo politicamente - dice - quindi io non gioisco di questa sentenza, gli avversari non vanno mai sconfitti per via giudiziaria. Per me non cambia nulla, rimane una brutta pagina per Salerno, per il resto De Luca è un pessimo presidente della Regione questa è la mia valutazione politica e quindi bisogna prepararsi a sconfiggerlo politicamente».

Non entra nel merito della sentenza «sono carte atti e provvedimenti che non conosco, avendo fatto il magistrato non entro nel merito senza sapere», ma fa una comunque una precisazione: «Leggo che c’è la prescrizione per il falso ideologico che significa che si è ritenuto che fosse responsabile del falso ma il lungo decorso dei tempi della giustizia non hanno permesso di arrivare all’accertamento della responsabilità».

Bolla come «un obbrobrio» il Crescent: «non se ne voglia qualcuno» dice, chiedendosi «come si sia potuto autorizzare tutto questo, chi lo ha fatto? Perché? come è stato consentito?». «Poi capisci come le grandi nefandezze ottengono la vittoria giuridica - aggiunge - e poi il signore che si costruisce la piccola verandella abusiva magari sbagliando o il povero nigeriano che si trova ad acquistare una banana al supermercato viene fermato con grande forza muscolare e con la spada di ferro».



Quanto alla sua discesa in campo per le regionali 2020 la fascia tricolore di Palazzo San Giacomo non conferma, né  lo esclude. «In campo ci sarò - continua - poi se come candidato non lo so. Questo è possibile e uno dei miei principali alleati perché io possa fare questo tipo di valutazione è De Luca perché se lui non fosse stato un pessimo presidente avremmo fatto altri ragionamenti. E siccome siamo molto insoddisfatti su come vanno i rapporti fra città e Regione, fra area metropolitana e Regione, fra i territori e la Regione molti spingono perché io possa essere candidato, ma non lo so. Né lo escludo perché fare presidente della Regione significa fare bene per i territori e anche per mia città che è stata fortemente penalizzata in questi anni da De Luca». E sulle possibili alleanze: «ci sono le condizioni per il dialogo con pezzi del Pd, chiaramente non con De Luca e con pezzi del M5S. Il campo del nostro elettorato è molto largo, ci sono molto elettori dem e grillini, della destra moderata e legalitaria, di chi non andato mai votare».

E sulla sicurezza, anche in vista della visita a Napoli, in programma per martedì, del ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Grazie alle risorse che abbiamo, alle forze dell’ordine e ai cittadini, fra mille difficoltà, sul Vasto abbiamo chiusi locali illegali c’è un impianto di videosorveglianza e un presidio fisso delle forze dell’ordine per fare il definitivo salto di qualità ci vorrebbero un presidenti della Regione meno chiacchieroni e più concreti e un ministro dell’Interno che  faccia meno propaganda e rafforzi le forze di Polizia. C’è un problema sicurezza non al Vasto, ma anche a Forcella e fa rabbia che dove avuto bisogno intervento del governo sinora sentito solo chiacchiere».

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