Costiera Amalfitana, rivolta a 5 stelle:
«No al tunnel da 18 milioni di euro»

Costiera Amalfitana, rivolta a 5 stelle: «No al tunnel da 18 milioni di euro»
Lunedì 27 Luglio 2020, 18:34 - Ultimo agg. 28 Luglio, 09:01
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«Con una votazione lampo, senza nemmeno un accenno di discussione, il Consiglio regionale della Campania ha approvato oggi la variante al Piano urbanistico territoriale che consentirà di sventrare la Costa amalfitana con una galleria tra Maiori e Minori. È una decisione scellerata, che non tiene in alcun conto le esigenze di tutela dovute a un sito patrimonio Unesco e contro la quale ho già presentato un'interrogazione parlamentare». Lo dichiara la deputata Anna Bilotti (Movimento 5 Stelle) che su quello che non esita a definire “uno scempio” ha chiesto l'intervento dei Ministeri dell'Ambiente, dei Trasporti e di quello per i Beni culturali e il Turismo.

«Più che pensare di spendere 18 milioni di euro per 400 metri di tunnel, ci sarebbe piuttosto da approvare un piano di gestione del sito Unesco Costiera Amalfitana, come prevede la legge 77 del 2006» ricorda la parlamentare, che evidenzia inoltre come il progetto della galleria si fondi sull'ipotesi di un incremento del 40% del flusso dei veicoli nei prossimi vent'anni, in assoluta contraddizione con tutte le politiche di contenimento del traffico che ogni anno si rendono necessarie per tutelare un territorio fragile come quello della Costa d'Amalfi.

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«Come esponenti del M5S della Campania ci opponiamo con forza alla variante per il tunnel in uno dei luoghi più suggestivi al mondo, già Patrimonio Unesco. Una variante al Piano Urbanistico Comunale approvata in tempi record dal Consiglio Regionale senza alcuna forma di discussione e di contradditorio, che denunciamo da giorni. Il rischio è aggravare il problema al traffico veicolare, invece di risolverlo», rilanciano i consiglieri regionali Michele Cammarano e Vincenzo Viglione.

«Dal progetto di fattibilità dell'Anas si evince che la sostenibilità economica del tunnel di 400metri, che costerà 18milioni di euro, si prevede un aumento del 40% del traffico veicolare nei prossimi 20 anni. Non una decongestione dei flussi, quindi, ma un incentivo ai flussi automobilistici, invece di sviluppare una mobilità alternativa, ecocompatibile, a tutela della costiera, già così fragile e soggetta a fenomeni di dissesto idrogeologico e frane. Un territorio da preservare e tutelare, immaginando forme avveniristiche di mobilità, oltre al potenziamento delle vie del mare», evidenziano. «Perché l'assessore al turismo non si è mai espresso con un parere sulla questione? Perché la giunta regionale non ha mai sollecitato la redazione di un piano di gestione del sito Unesco Costiera Amalfitana, pur previsto dalla legge nazionale 77 del 2006? Il riconoscimento Unesco non è una medaglia da sfoggiare nei comizi elettorali, ma è un impegno alla tutela e conservazione», insistono Cammarano e Viglione. «Un'infrastruttura, anzi un mostro architettonico che sventra la montagna che collega Maiori a Minori - concludono - e che testimonia, ancora una volta, l'incapacità di questa istituzione regionale di guardare lontano e pianificare con una visione lungimirante l'economia turistica».

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