La «prima pietra» sarà posta a fine mese, per poi terminare il primo step nel 2023. E arrivare a conclusione nel 2025. È questo il disegno «post Covid» che riguarda il futuro dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi. Proprio dello sviluppo dello scalo salernitano si è parlato nell’incontro in Regione, di ieri mattina, tra i vertici di Enac, della Gesac e della Campania.
Ma quali saranno le tempistiche dei lavori? La prima fase del Masterplan, attualmente in corso, ha un orizzonte temporale al 2023 ed è finanziata per 40 milioni di euro: si prevedono i lavori di allungamento della pista a 2000 metri, di potenziamento delle piazzole di sosta aeromobili e un raccordo di uscita rapida, oltre alle opere propedeutiche ed agli espropri per oltre 21 ettari.
Alla riunione con il presidente della Giunta Regionale, Vincenzo De Luca hanno partecipato per l’Enac il Presidente designato Pierluigi Umberto Di Palma e Valentina Silvestri; Carlo Borgomeo, Presidente di Gesac e di Asaeroporti, e l’amministratore delegato della società unica Roberto Barbieri, insieme a Paola Bussetti, direttore Finanziario di Gesac. L’incontro di ieri è servito a dare seguito alla convenzione firmata lo scorso 16 giugno per l’assegnazione, a favore dell’aeroporto di Salerno, di un finanziamento di 39,74 milioni di euro, con l’impegno di Gesac di aggiungere 260mila euro. I soldi servono a realizzare gli interventi previsti per lo sviluppo dell’aeroporto di Salerno (Fase 1 del programma degli Interventi). «Lo sviluppo dell’aeroporto di Salerno con il potenziamento delle infrastrutture airside e landside - ha detto il presidente designato Enac Pierluigi Di Palma - contribuirà a programmare la ripresa del traffico aereo che deve andare di pari passo con lo sviluppo infrastrutturale per consentire al nostro Paese e, in questo caso, anche alla Campania, di essere competitivi a livello internazionale e rispondere alle sfide che attendono il Mediterraneo, occupando una posizione di riferimento nel trasporto aereo di questa parte dell’Europa». Ma la fase istituzionale propedeutica al cantiere ha una componente anche a Salerno: in relazione alla realizzazione dei lavori, infatti, è in corso con la Prefettura di Salerno la stipula di un «Protocollo di legalità», mirato a prevenire infiltrazioni illecite sia per le attività operative più esposte sia per monitorare eventuali compravendite a soggetti riferibili a organizzazioni criminali nell’ambito delle attività espropriative. L’obiettivo temporale va di pari passo a quello relativo al traffico: lo scalo salernitano, una volta completato, consentirà di ospitare circa 6 milioni di passeggeri annui.