Era stata ricoverata in una casa di cura in seguito a problemi neurologici: è morta dopo soli due giorni. La Procura ha aperto un fascicolo sul decesso di Mariastella D’Uva, una 73enne di Maiori senza evidenti gravi patologie deceduta venerdì sera all’interno di una struttura sanitaria della città specializzata nell’assistenza e nella cura degli anziani. Sul registro degli indagati sono state iscritte cinque persone. Si tratta del direttore sanitario della struttura V.S. 77 anni e dei medici e dei sanitari che hanno tenuto in cura la 73enne nei due giorni di ricovero: K.C. 55 anni residente ad Eboli; R.D.S, 31 anni di Pellezzano; N.P., 23 anni di Salerno e G.S, 45 anni di Montecorvino Pugliano rappresentati tutti dall’avvocato Gaetano Pastore. L’accusa ipotizzata dal sostituto procuratore Rosa Staiano, titolare del fascicolo, è quella di omicidio colposo. L’inchiesta, scattata come atto dovuto in seguito alla denuncia presentata dai familiari della donna, assistiti dall’avvocato Vincenzo Rispoli, è ancora alle prime battute. Domani si procederà alla nomina dei consulenti per l’esame autoptico che comincerà a far luce sulle cause di quella che, apparentemente, sembra una morte inspiegabile: i periti nominati dalla Procura dovranno cioè chiarire la causa del decesso della paziente ricoverata appena due giorni prima all’interno della casa di cura e soprattutto stabilire se esistono delle responsabilità e delle colpe mediche in relazione a quanto verificatosi venerdì sera.
In base a quanto denunciato dal marito e dai figli della vittima, la 73enne di Maiori non soffriva di patologie che potessero far pensare a un decesso imminente.