Bolletta rifiuti, arriva la stangata: rincaro da 23 euro

Bolletta rifiuti, arriva la stangata: rincaro da 23 euro
di Sabino Russo
Lunedì 23 Giugno 2014, 23:30 - Ultimo agg. 24 Giugno, 08:45
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SALERNO - Rifiuti: rischio rincari. L’aumento per i Comuni del costo per il conferimento dell’indifferenziato allo Stir di Battipaglia potrebbe provocare di riflesso la crescita della bolletta per i contribuenti salernitani. Questo nonostante la delibera di giunta regionale abbia dato il via libera all’accordo con la Regione Calabria per il trasferimento di parte dei suoi rifiuti in Campania, circa 500 tonnellate al giorno, proprio per arginare anche l’incremento delle tariffe provinciali

Ai 158 sindaci del territorio toccherà, ora, dopo la comunicazione del settore Ambiente di Palazzo Sant’Agostino, il compito di rimodulare la spesa di gestione del servizio. L’aumento del costo per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati conferiti nello Stir di Battipaglia, cresciuto di 23 euro, passando da 147 a 170 euro a tonnellata (la tariffa iniziale era di 125 euro), sembra destinato a far lievitare di conseguenza anche il peso della bolletta. A giustificare l’operazione sarebbe l’incremento sopraggiunto per coprire le spese per il conferimento presso il termovalorizzatore di Acerra.

Di questi, nello specifico, 153 euro servirebbero per l’attività di smaltimento e trattamento dei rifiuti, mentre gli altri 17 per la copertura dei costi relativi alla gestione dei siti di stoccaggio provvisorio di ecoballe e degli impianti di discarica post-operativi. Un provvedimento che non inciderà solo sul peso della bolletta relativa al 2014, ma che potrebbe avere anche un effetto retroattivo. Nella nota, infatti, si legge che il consiglio di gestione di Ecoambiente ha deliberato, relativamente all’anno 2013, di «autorizzare l’emissione di fatture suppletive per la copertura del maggior costo supportato dalla società provinciale per gli incrementi comunicati dalla Regione Campania, solo all’esito del giudizio pendente dinanzi al tribunale di Salerno».

«Un aumento a dir poco inspiegabile, anche alla luce della recente delibera della Giunta regionale, con la quale è stato stipulato un accordo con la Regione Calabria per consentire che i rifiuti prodotti da quest’ultima vengano conferiti e trattati negli Stir di Battipaglia, Casalduni ed Avellino che al momento sono sotto alimentati, con ripercussione sull’occupazione oltre che sui costi di gestione con l’innalzamento della tariffa di conferimento – commenta Gerardo Calabrese, assessore all’Ambiente del Comune di Salerno – La Provincia, nel caso la società Ecoambiente, ancora una volta agisce scaricando nuovi costi sulle spalle degli enti locali e, di riflesso, sui cittadini, smentendo anche la mission principale della società che, nell’home page del suo sito istituzionale, parla di qualità del servizio e riduzione dei costi per i contribuenti».

Nella delibera di Giunta è possibile leggere come la produzione dei rifiuti indifferenziati in Campania sia scesa dalle 6 mila tonnellate giornaliere prodotte nel 2009 alle 3500 previste per il 2014, anche in virtù del fatto che la raccolta differenziata abbia superato in media il 50 per cento, ed in particolare nelle province di Avellino, Benevento e Salerno abbia raggiunto in media il 60 per cento, con una diminuzione dei rifiuti prodotti. Addirittura, nel caso dello Stir di Battipaglia a fronte di una capacità di trattamento pari ad oltre 800 tonnellate giornaliere, quotidianamente ne vengono trattate solo 400.



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