Rifiuti da Salerno alla Tunisia, l'inviato Onu:
«I commercianti preoccupati dei controlli»

Rifiuti da Salerno alla Tunisia, l'inviato Onu: «I commercianti preoccupati dei controlli»
di Pasquale Sorrentino
Domenica 25 Settembre 2022, 06:05 - Ultimo agg. 26 Settembre, 06:37
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«Preoccupati per i pochi controlli sui trasferimenti internazionale di rifiuti e per la permanenza, troppo lunga, dei rifiuti a Persano. Più controlli dalle governance italiane». A rimarcarlo è l’Onu che ha preso a esempio come esempio il caso dei rifiuti partiti dalla Sra, azienda con sede a Polla, sarebbero dovuti essere riciclati in Tunisia salvo poi essere rimandati indietro. I container furono per la maggior parte bloccati al porto di Sousse e sottoposti a sequestro. Di recente la commissione parlamentare ecomafie ha rimarcato che l’accordo tra Sra l’azienda “fantasma” tunisina era nato per un enorme risparmio economico e che i rifiuti non sarebbero stati riciclati come previsto dagli accordi. Secondo la Commissione guidata da Stefano Vignaroli prte della responsabilità è anche dei mancati controlli regionali su cui, oggi, arriva la denuncia anche dell’Onu. 

Lo si legge nella relazione dell’inviato speciale dell’Organizzazione delle nazioni unite, Marcos Orellana, sulle implicazioni per i diritti umani della gestione e dello smaltimento ecologicamente corretto delle sostanze e dei rifiuti pericolosi. Orellana, nella sua missione in Italia, ha osservato sette casi della Penisola, due sono campani: la Terra dei fuochi e i rifiuti italo-tunisini. «C’è rammarico - si legge sul report presentato il 20 settembre a Ginevra, in Svizzera - per l’eccessiva quantità di tempo di cui i container coi rifiuti sono rimasti in Tunisia creando un disturbo pubblico e emettendo cattivo odore». Il relatore speciale ha visitato l’Italia dal 30 novembre al 13 dicembre 2021 su invito del governo italiano. Durante la visita, ha mirato a valutare gli sforzi compiuti dal governo per prevenire e affrontare gli effetti negativi dell’impatto delle sostanze tossiche sui diritti umani. Nella relazione si è detto «preoccupato» per la sorte dei rifiuti restituiti, ancora stoccati a Persano, nonché la situazione dei restanti 69 container in Tunisia, che sono stati distrutti da un incendio nel dicembre 2021, il giorno dopo la visita a Tunisi del ministro degli esteri, Luigi Di Maio

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«Questo caso - si legge nel report Onu - ha messo in evidenza l’inefficienza dei sistemi di monitoraggio e controllo italiani.

I rifiuti sono stati ora inviati ad un deposito temporaneo allestito nel distretto militare di Persano, nel Comune di Serre. Secondo le autorità i rifiuti poi saranno valutati e smaltiti di conseguenza». Favore è stato espresso rispetto alla disponibilità degli enti preposti a modificare il regolamento favorendo «ispezioni obbligatorie dei rifiuti spediti transfrontaliero, anche a campione, come parte integrante della gestione transfrontaliera dei rifiuti».

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