Altro round perso da parte del Comune di Serre nello scontro con Provincia e Regione sul trasferimento dei rifiuti «italo tunisini» a Persano. E con ogni probabilità sarà questo il round decisivo che mette ko le ultime resistenze burocratiche delle amministrazioni comunali della Piana del Sele. Il Tar ha infatti respinto il ricorso del Comune di Serre avverso l'ordinanza della Provincia, firmata il 13 aprile dal presidente Michele Strianese, nella quale si disponeva il trasferimento a Persano. I 213 container tornati dalla Tunisia oramai da due mesi - se non dovessero cambiare le carte in tavola - trascorreranno l'ultimo fine settimana parcheggiati nel porto di Salerno (al costo quotidiano di oltre 15mila euro) e martedì partiranno alla volta dell'area militare di Persano, a poca distanza dalla caserma Garibaldi dove saranno stoccati e - stando anche alle sentenze del Tar - anche caratterizzati nell'area militare. Il Tribunale amministrativo due giorni fa ha dato ragione a EcoAmbiente che aveva ricorso contro le ordinanze dei Comuni di Serre, Eboli e Altavilla nelle quali si vietava il transito dei tir con sopra i container e ieri, ha bocciato il ricorso del Comune di Serre.
La Terza sezione del Tar di Salerno «ritiene - si legge nel dispositivo - a un primo sommario esame, che, contrariamente a quanto lamentato dal ricorrente Comune di Serre l'ordinanza n risulta legittimamente adottata dal Presidente della Provincia di Salerno, nell'ambito della propria sfera di competenza in materia, in presenza dei presupposti di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell'ambiente ed appare assistita da congrua istruttoria e adeguata motivazione».
Il Comune di Serre per evitare che i rifiuti - sequestrati due anni fa nel porto di Sousse perché ritenuti non autorizzati legittimamente - venissero stoccati a Persano aveva affidato il ricorso all'avvocato Oreste Agosto. Il legale ha così commentato la decisione del Tribunale amministrativo di Salerno. «È paradossale che il Comune di Serre e la sua comunità debbano dimostrare il danno alla salute e all'ambiente derivanti dal trasferimento dei rifiuti tunisini illegali nel sito di Persano. Le istituzioni, dalla Regione allo Stato, e anche gli organi giudiziari della Procura della Repubblica di Potenza avrebbero dovuto garantire la sicurezza dei cittadini. Non è assolutamente condivisibile la tesi della Procura di Potenza che ha ritenuto esaustiva la verifica a campione dei container». Si tratta dell'esame effettuato a inizio aprile nel porto di Salerno con i vigili del fuoco specializzati per verificare l'eventuale presenza di tossicità. «In base a quale norma - ha aggiunto l'avvocato - e chi ha stabilito la esaustività della verifica a campione. Anche la Procura deve rispettare la legislazione ambientale. Il trasferimento senza la previa caratterizzazione dei rifiuti è una attività illegale. Il Comune nel rispetto della legge continuerà a porre in essere tutte le azioni per difendere i cittadini e il proprio territorio».