«Dalla Campania alla Tunisia e ritorno, per essere destinati a formare una nuova collina di ecoballe da ottomila tonnellate in una piana non meglio precisata del salernitano. L'ultima beffa, unita al danno economico a spese dei contribuenti, è pronta a materializzarsi sull'asse Polla-Sousse». Lo denunciano la consigliera regionale Maria Muscarà e il parlamentare europeo Piernicola Pedicini, che sulla vicenda hanno presentato rispettive interrogazioni alla giunta regionale e alla Commissione Europea.
Secondo quanto riferiscono Muscarà e Pedicini «in una Campania già martoriata da roghi e veleni interrati, dove restano da smaltire oltre 4 milioni e mezzo di ecoballe, sarebbe già stato individuato un sito dove, con la proverbiale formula del deposito temporaneo, 8mila tonnellate di rifiuti e veleni resteranno in giacenza per chissà quanti anni.
A loro giudizio «siamo in presenza di gravi violazioni della convenzione di Basilea, della Convenzione di Bamako e del Regolamento Spedizione dei Rifiuti, che proibisce l'esportazione di rifiuti tossici o pericolosi verso paesi del Sud. Fatti gravissimi e inquietanti» di fronte ai quali l'auspicio di Muscarà e Pedicini «è che la magistratura faccia chiarezza su un traffico illegale di spazzatura».