Rifiuti dalla Tunisia a Salerno,
servono 80mila euro per EcoAmbiente

Rifiuti dalla Tunisia a Salerno, servono 80mila euro per EcoAmbiente
di Marco Di Bello
Domenica 27 Marzo 2022, 10:00
4 Minuti di Lettura

EcoAmbiente Salerno si è preparata ad accogliere i rifiuti rimpatriati dalla Tunisia e, attualmente, sequestrati presso il porto di Salerno. In una delibera del Consiglio di Amministrazione dell'ex partecipata provinciale, attualmente braccio operativo dell'Ente d'Ambito, la società mette nero su bianco tutte le attività propedeutiche per trattare i container contenenti rifiuti. La delibera risale al 23 febbraio, ma la società l'ha pubblicata solamente nei giorni scorsi. Eppure, il contenuto è di quelli rilevanti per l'opinione pubblica, col fiato sospeso circa la destinazione finale delle circa seimila tonnellate di rifiuti. Con l'occasione, proprio il presidente Vincenzo Petrosino prendeva atto dell'emergenza in atto: «Si tratta di rifiuti italiani inviati, a mezzo spedizione transnazionale, per l'effettuanda esecuzione di operazioni di recupero, presso l'impianto rifiuti SoreplastSuarl ubicato nel territorio della città di Sousse, in Tunisia». Per questo, già il 7 febbraio, la Regione Campania chiedeva all'Eda Salerno «collaborazione istituzionale» per gestire i rifiuti attualmente fermi al porto. Richiesta che gli uffici giravano tal quale a EcoAmbiente Salerno per effettuare un preventivo di spesa. L'ex società provinciale, non essendo in grado di gestire da sola tutte le attività necessarie, ha dovuto avviare una febbrile attività di consultazione di numerosi operatori economici: «Definito il quadro generale delle necessarie attività a farsi, si è, indi, provveduto, senza indugio, a interpellare gli operatori specializzati nei necessari settori merceologici d'intervento - prosegue la delibera - cui affidare esternamente le attività non espletabili con i mezzi e le risorse interni di questa società».

Dopo lo schema di Accordi di programma che la Regione Campania, la Provincia di Salerno, l'Ente d'Ambito ed EcoAmbiente stesso hanno sottoscritto il 15 febbraio, il presidente Petrosino ha deciso di anticipare gli affidamenti, al fine di rendere più rapido lo smaltimento dei rifiuti: «Il presidente, vista l'assoluta ristrettezza dei tempi per l'ultimazione delle operazioni richieste dalla Regione Campania - si legge nell'atto - suggerisce altresì di provvedere sin d'ora all'affidamento esterno delle attività non espletabili direttamente con mezzi e le risorse interne».

Video

La lista degli affidamenti è lunga. La prima voce fa riferimento al servizio di Trasferimento eccezionale carrello pesante e messa a terra con sistemazione dei container, che è andato alla Sic srl di Sesto Campano per la somma di 26.600 euro. Per la somma di 18.200 euro, poi, la società ha noleggiato a freddo cinque semirimorchi attrezzati per trasporto container e due trattori stradali alla Ad Logistica srl di Battipaglia. La Natura srl di Casoria, per la somma di 29.131,41 euro, si è aggiudicata il servizio di Analisi e campionamento dei rifiuti in questione, mentre il dottor Antonio D'Amico di Napoli si dovrà occupare del controllo radiometrico sui container per la somma di 4mila euro. La Picariello Teloni srl, altra ditta battipagliese, fornirà per la somma di 5mila euro, un telone in pvc. Per poter depositare i container, poi, sarà necessario eseguire delle Prove di carico su piastra sull'area di stoccaggio, di cui si occuperà la Plp Group srl di Baronissi per altri 5.100 euro. Oltre questo, EcoAmbiente anticiperà anche «i costi da pagare al vettore navale chiamato a provvedere al materiale rimpatrio dei rifiuti». In tutto, quindi, EcoAmbiente spenderà oltre 80mila euro, ma alla fine vi sarà un «ribaltamento a carico della Regione Campania secondo modi e tempi indicati nello stipulando Accordo di programma».

Sempre ammesso che, alla fine, i rifiuti vengano sbloccati e si possa procedere allo smaltimento chiudendo questa annosa vicenda. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA