Rioni collinari, assedio dei ladri
«Siamo braccati da una gang»

Rioni collinari, assedio dei ladri «Siamo braccati da una gang»
di Carmen Incisivo
Martedì 13 Febbraio 2018, 06:20
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Da giorni, ormai, i cittadini fanno ronde e appostamenti. C’è chi gira in macchina tra le contrade maggiormente colpite, chi fa veri e propri presidi con tanto di binocolo e chi, invece, sorveglia anziani, donne e ragazzi nei lassi di tempo in cui i capifamiglia sono ancora fuori casa per lavoro. Così i residenti di Giovi provano a limitare i danni dell’emergenza furti che li sta colpendo in questi giorni. Gruppi organizzati e nati spontaneamente per supportare le forze dell’ordine, circa 70 persone che hanno smesso di dormire la notte e girano senza sosta sperando di sventare quanti più furti possibile. Dall’altra parte c’è Massimiliano Natella, consigliere comunale, che scrive al sindaco Enzo Napoli e al prefetto Salvatore Malfi chiedendo interventi immediati e risolutivi. 

Secondo quanto riferito dai residenti, i furti si verificano principalmente nelle ore pomeridiane. I ladri si infilano in casa incappucciati e portano via tutto ciò che riescono a raccattare. Il modus operandi di queste settimane, indica anche che riescono a mettere a segno anche quattro o cinque colpi nello stesso pomeriggio dandosi, poi, alla fuga, tra le campagne che circondano le contrade. Le zone maggiormente colpite sono Altimari, Casa Polla, Casa D’Amato e Casale. Successivamente i ladri si sono spostati nella zona di San Bartolomeo. «Siamo estenuati da questa situazione – afferma Raffaele Plaitano, residente tra i promotori delle ronde di quartiere – non è più possibile andare avanti in questa situazione. Non ci sentiamo sicuri in casa nostra, siamo letteralmente braccati e presi d’assalto. Ci siamo organizzati in autonomia perché le forze dell’ordine fanno quello che possono ma l’emergenza è veramente grave. Siamo anche molto spaventati, temiamo che questa situazione possa finire in tragedia perché ormai il livello di guardia dell’intolleranza è abbondantemente superato».
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