«Riqualificazione Salerno Est parlerò anche con Iervolino»

«Riqualificazione Salerno Est parlerò anche con Iervolino»
di Nico Casale
Domenica 22 Maggio 2022, 11:37
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Dai traffici delle merci che mantengono i livelli pre-Covid agli investimenti nel porto commerciale di quest'anno e del prossimo, fino ad arrivare al Marina d'Arechi che fa segnare un +25%. Sono numeri che, insieme a diverse novità, illustra Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group, gruppo impegnato nella logistica marittima e portuale e nel turismo nautico e che, nel 2022, vede concentrate più ricorrenze: 70 anni dalla fondazione del gruppo a Salerno; 45 anni dalla nascita di Salerno Container Terminal (Sct); 20 anni dalla fondazione di Gf Logistic International; 10 anni dall'inaugurazione dei primi posti d'ormeggio a Marina d'Arechi.


«Abbiamo recuperato le posizioni pre-Covid e le stiamo mantenendo, nonostante tutte le difficoltà del periodo» - sottolinea Gallozzi - «Nel 2022, abbiamo fatto investimenti per circa 6 milioni di euro in Salerno Container Terminal e sono previsti 10 milioni di nuovi investimenti per il 2023». Al molo Trapezio, «stiamo completando, a spese nostre per 1,5 milioni di euro, il nuovo posto di controllo transfrontaliero, realizzato secondo le prescrizioni dell'Ue per i controlli sanitari e doganali delle merci di origine animale e vegetale destinate al consumo umano». Una struttura importante che rende più competitiva Salerno che «rimane il centro del food, dell'industria alimentare». Poi, «fatto l'allungamento della diga di sopraflutto, stiamo realizzando l'impianto di illuminazione, che consente l'ingresso delle grandi navi nel porto anche nelle ore notturne». Nel frattempo, «abbiamo completato un nuovo impianto di videosorveglianza e videoregistrazione molto capillare cui avranno accesso diretto le forze dell'ordine». Un intervento, questo, che, per Gallozzi, rientra in «un'azione molto spinta di contrasto ai traffici illeciti». Lo scalo marittimo salernitano, a breve, sarà interessato dal programma «Women at work» perché «il lavoro portuale, oggi, è quasi tutto maschile e non va bene - evidenzia Gallozzi - L'obiettivo è, in cinque anni, di arrivare a Sct alla piena parità di genere nelle attività portuali operative. Negli uffici, già c'è». Il primo webinar informativo in programma il 22 giugno sarà il primo step, poi «quando avremo le donne sui grandi mezzi di movimentazione portuale avremo fatto un passo avanti». Intanto, «aspettiamo Salerno Porta Ovest che fa il pari con il boulevard di Salerno Est».

Per Marina d'Arechi, «l'indicatore di maggio dà +25% rispetto all'indicatore di maggio 2021». Numeri che spingono il patron di Marina d'Arechi a ricordare che, «qua c'era il nulla totale, il sottozero». Il 50% della clientela del porto turistico è «di area non salernitana», frutto anche dell'attività «di marketing e sales internazionale di Marina d'Arechi». Di recente, è stata aperta una sede a Montecarlo dove «promuoviamo il territorio salernitano e campano sui mercati internazionali». Gallozzi guarda, poi, all'esterno del Marina d'Arechi rimarcando come «la divaricazione temporale tra i tempi dell'economia e i tempi di reazione dell'apparato pubblico è oggi non più sostenibile». «La riqualificazione sostiene - doveva partire in maniera coeva con il Marina d'Arechi e sarebbe stata tutt'altra storia. E non soltanto per Marina d'Arechi». Annuncia, poi, che «il governo greco ci ha chiamato sollecitando la partecipazione di Marina d'Arechi alla privatizzazione dei porti turistici in Grecia», mentre lungo i moli del porto della zona orientale di Salerno si punta sempre più a creare «un villaggio nautico», un luogo che sia «un contenitore dove trascorrere il tempo libero sul mare. Altrimenti sarebbe solo un parcheggio». «Il ponte disegnato da Calatrava? Si farà assicura - ma il disegno originario andrà rivisto perché si è completamente modificato l'assetto architettonico di partenza». E conclude volgendo lo sguardo allo stadio Arechi: «C'è Iervolino, imprenditore serio, significativo e anche consistente che ha preso la Salernitana e che guarda a uno sviluppo integrato di ciò che c'è attorno alla Salernitana. Ci parleremo» perché «penso che la Salernitana o Iervolino possa dare una spinta forte per la riqualificazione sinergica di Salerno Est che diventa un'area residenziale ludico-sportiva».
 

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