Risse e azioni criminali, è Sos sicurezza
e il sindaco di Nocera scrive al prefetto

Risse e azioni criminali, è Sos sicurezza e il sindaco di Nocera scrive al prefetto
di Nello Ferrigno
Martedì 25 Gennaio 2022, 06:40 - Ultimo agg. 09:31
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«Il nostro è notoriamente un territorio critico, ma non il peggiore. Facciamo che non lo diventi. C’è tanta gente per bene che chiede di vivere con tranquillità». È uno dei passaggi della lettera che il sindaco di Nocera Inferiore ieri mattina ha inviato al prefetto di Salerno, Francesco Russo, per chiedere la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. La risposta non è tardata. Nel pomeriggio il rappresentante territoriale del governo ha convocato la riunione che si terrà domani mercoledì 26 gennaio alle 10 in prefettura a Salerno. La richiesta del sindaco arriva all’indomani della vile aggressione di una baby gang a due fratelli avvenuta venerdì sera davanti ad un bar in via Garibaldi. «Un gesto compiuto da vigliacchi contro due giovani inermi da parte di una decina di delinquenti – ha commentato il sindaco – mi auguro che la punizione sia esemplare». 

Nella lettera al prefetto Manlio Torquato ricorda anche altri episodi che hanno turbato la vita della città come «l’esplosione di un micidiale ordigno sotto casa di un pregiudicato». «Questi gravi episodi delinquenziali – scrive il sindaco – richiedono con urgenza risposte immediate ed esemplari se non si vuole che l’inizio di un incendio divampi con preoccupante rapidità». Il sindaco conferma il ruolo dell’amministrazione comunale «siamo pronti ad ogni possibile collaborazione», e ringrazia le forze dell’ordine «per il buon lavoro svolto». 

Video

Intanto le indagini dei carabinieri continuano per dare un nome ai componenti della banda.

Alcuni giovani sarebbero stati identificati, tra loro anche delle ragazze, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza di cui la zona è particolarmente fornita grazie anche alle risorse messe in campo dall’amministrazione comunale. Alcuni video sono stati mostrati dai carabinieri ai genitori delle due vittime. «Ho visto – racconta la mamma tra le lacrime – una violenza inaudita e senza alcuna motivazione. Mio figlio sbattuto come un pupazzo, su di lui una decina di coetanei che hanno picchiato anche mia figlia ed un suo amico che avevano cercato di soccorrerlo. Ridevano e picchiavano. Chissà cosa sarebbe successo se non fosse intervenuto il proprietario del bar Roma. Spero sia fatta giustizia, non solo per i miei figli ma per tutti coloro che subiscono queste violenze. Non mi fermerò mai e poi mai, fosse l’ultima cosa che faccio, pagheranno. Chi fa male agli innocenti non merita perdono». Si delineano anche i particolari della vicenda. Nel bar un gruppo di amici stava festeggiando un compleanno, uno dei giovani si era allontanato per parcheggiare meglio l’automobile quando è stato colpito alle spalle da un calcio. Si è girato ed ha chiesto il motivo senza reagire, gli avrebbero gridato «sei anche vigliacco». A quel punto è stato accerchiato e picchiato senza pietà. 

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