Rubato defibrillatore al Corso: «Un gesto imprecabile»

Rubato defibrillatore al Corso: «Un gesto imprecabile»
di Brigida Vicinanza
Martedì 7 Febbraio 2023, 06:25 - Ultimo agg. 06:57
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Il (quinto) defibrillatore presente in pieno centro a Salerno e messo a disposizione di tutti è stato rubato. L’amara scoperta – ieri mattina – è stata fatta e annunciata da Dino Cerbarano, papà di Andrea (il venticinquenne di Torrione deceduto in seguito ad un incidente stradale nel 2015) e presidente della Onlus “A Casa Andrea” che insieme a Sara Assicurazioni ed Aci – Automobile Club Salerno, aveva fortemente voluto l’installazione del dispositivo salva-vita. Adesso, però, ignoti hanno deciso che quello strumento non doveva essere più a disposizione della cittadinanza, fermando per un attimo il “cuore” pulsante della solidarietà: «È con grande amarezza e rammarico che informiamo i salernitani dell’avvenuto furto perpetrato da ignori nel corso della notte, del defibrillatore cardiaco installato presso la sede dell’Aci sul Corso Garibaldi». Comincia così la lettera di Cerbarano che in un freddo lunedì di febbraio denuncia quanto accaduto. 

«Questo esacrabile nonché inspiegabile gesto – continua il presidente della Onlus - priva i cittadini di un prezioso dispositivo salvavita installato al centro della città grazie al senso civico di chi, come Sara Assicurazioni di Enrico Giudice, l’associazione onlus “A Casa di Andrea Lvh”, l’Aci e l’Unpli Salerno, mette la solidarietà come valore primario delle proprie attività, mortifica tale senso civico e la volontà di crescita sociale e culturale di una intera comunità. Tra l’altro è noto che tali dispositivi di protezione cardiaca non hanno alcun mercato di commercializzazione illecita, per cui tale furto è da considerarsi esclusivamente come sconsiderato gesto di becera ignoranza e degrado mentale. Comunque, a stretto giro i partners che hanno dato luogo all’iniziativa dell’installazione si riuniranno per provvedere al ripristino del dispositivo». A condannare il gesto è anche il presidente Aci, Vincenzo Demasi: «Un furto odioso che non offende solo l’Automobile club di Salerno, A Casa di Andrea, la Sara e l’Unpli che hanno messo a disposizione della città un strumento salvavita, ma in particolar modo la comunità e ancor di più chi si dovesse trovare nella necessità di usarlo e non lo troverà – ha affermato Vincenzo Demasi - si tratta di un’azione indegna e che non ha senza senso, né dal punto di vista economico né vandalico, ma è solo barbarie contro la quale l’intera città deve reagire». Intanto è stata presentata una denuncia e sono state acquisite anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza che insistono in zona dalle forze dell’ordine che potrebbero risalire presto agli autori del gesto. 

Il defibrillatore era stato posizionato in un punto strategico della città e fortemente voluto dai partners dell’iniziativa, dopo i tragici eventi avvenuti a dicembre, che videro morire di due persone in strada per un malore fulminante. Dopo il 16 dicembre, data dell’installazione del dispositivo, infatti, l’Aci ha organizzato anche un corso di formazione per l’uso del cosiddetto “Dae”. L’iniziativa, si inserì infatti nell’ambito del progetto “Salerno Cardio-Protetta” dell’associazione “A Casa di Andrea” per dare un ulteriore contributo alle tragiche problematiche che si sono verificate in città e che potevano essere evitate se ci fosse stato – nei casi specifici - un intervento tempestivo. «È importante installare nuovi defibrillatori ma è anche determinante saperli utilizzare».

Lo aveva dichiarato Giovanni Caturano, il direttore Aci Salerno annunciando il corso di formazione per l’uso del defibrillatore. L’invito ad aderire era infatti rivolto a tutta la cittadinanza e soprattutto ai commercianti e agli abitanti della zona «per consentire ad un maggior numero di persone di saper intervenire tempestivamente nei casi di necessità».

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