Pagani, rubava energia elettrica
per il suo bar: condannato a 6 mesi

Pagani, rubava energia elettrica per il suo bar: condannato a 6 mesi
di Nicola Sorrentino
Venerdì 13 Novembre 2020, 10:07
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ùE' stato condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa e centosessanta euro di multa al termine del processo di primo grado, celebrato davanti al tribunale monocratico, un uomo di Pagani, di 33 anni, per l’accusa di furto di energia elettrica in un bar in via Ammaturo. Stando alle indagini, c'era un collegamento abusivo di cavi. In particolare, la vicenda risaliva all’aprile 2015, quando i carabinieri accertarono il reato con ausilio del personale Enel: nell’ambito della stessa operazione, il 33enne venne sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti, con un separato procedimento stralciato da quello per il furto di energia. L'uomo fu arrestato, con un procedimento successivo di giudizio immediato. Con un’altra persona era stato accusato di aver detenuto all’interno dell’esercizio commerciale della sostanza stupefacente, marijuana e hashish, che avrebbero spacciato ad un giovane minore del luogo, con una cessione documentata. Nell’ambito della perquisizione svolta in quel frangente,i militari trovarono circa cento grammi di droga che fu poi sequestrata.

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Nel corso dell’operazione antidroga i carabinieri scoprirono anche che il 33enne usufruiva di un allaccio abusivo alla rete elettrica.

Infatti nonostante, la società Enel Energia avesse apposto i sigilli al contatore del limitatore di potenza, questo era stato tolto, allacciando l’utenza direttamente alla rete: tale circostanza fu esclusa dalla valutazione della sentenza, che ha concluso con la condanna per la sola accusa di furto. Inizialmente il procedimento riguardava la doppia contestazione di detenzione al fine di spaccio e furto di energia elettrica, con la separazione successiva. L’attuale decisione, assunta dal giudice del tribunale monocratico di Nocera Inferiore, riguarda l’uso di energia elettrica con modalità illecite, tramite un allaccio diretto che eludeva il conteggio rispetto alla rete Enel, parte offesa nel procedimento. L'imputato è stato riconosciuto colpevole e condannato al termine del processo.

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