Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nocera Inferiore, Giovanni Pipola, ha disposto il divieto di dimora per l’ex dipendente della farmacia Sparano di Angri, il marito e due complici. Ai quattro è stata contestata l’associazione per delinquere, finalizzata al furto e alla vendita fittizia di farmaci. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un quinto complice. Complessivamente sedici persone sono state iscritte nel registro degli indagati per concorso in reato e ricettazione. L’indagine è partita dopo la denuncia presentata a novembre del 2019 dalla titolare della farmacia Sparano - rappresentata dai legali Adriano Cafiero e Sabato Moschiano - alla quale i commercialisti avevano esposto l’andamento negativo del bilancio aziendale, nonostante le vendite procedessero in maniera spedita. Un campanello d’allarme che ha fatto sorgere nella titolare il dubbio di poter essere insieme alla sua attività, vittima di sottazioni di prodotti e di denaro. Aspetti, che le attività di indagine effettuate dai militari dell’arma hanno confermato, evidenziando ammanchi ai danni della farmacia di via Cervinia, che dal 2015 al 2018 hanno sfiorato la soglia dei 400mila euro.
Fondamentali per le indagini sono state le immagini dei dispositivi di videosorveglianza attivati all’interno della farmacia e all’esterno, e le intercettazioni telefoniche.