Ruggi, scoppia il pronto soccorso:
«Attese fino a sette giorni»

Ruggi, scoppia il pronto soccorso: «Attese fino a sette giorni»
di Sabino Russo
Lunedì 14 Dicembre 2020, 08:20 - Ultimo agg. 19:23
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Scoppia il pronto soccorso del Ruggi. Pazienti in sosta anche una settimana prima del trasferimento in reparto. Nei giorni scorsi si sono contati anche una ventina di degenti in attesa. A denunciarlo è la Cisl Fp, che propone di convertire l'osservazione breve intensiva in zona rossa covid-19 e creare percorsi interni ed esterni per ricoveri o esami di diagnostica e adibire il pronto soccorso a zona grigia, con percorsi puliti e differenziati dalla zona rossa, con stazionamenti circoscritti entro le 36/48 ore al massimo, tempo entro il quale effettuare un doppio tampone molecolare. Sono 155, intanto, i nuovi contagi comunicati dall'Unità di crisi della Regione, tra i quali spiccano i 30 di Salerno città. Un decesso a Eboli

Il pronto soccorso di via San Leonardo, come dimostrano anche i dati degli ultimi anni, che pongono il Ruggi anche davanti al Cardarelli per volume di accessi, filtra gran parte dell'utenza salernitana, metelliana e della Valle dell'Irno e se congestionato viene messa in ginocchio l'intera assistenza sanitaria della città e delle aree limitrofe. «In considerazione di ciò utenti stazionano per interi giorni, se non addirittura per una settimana e oltre, assistiti da personale in carenza, in spazi oramai al collasso e angusti, con rischio di eventi avversi evidenzia Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno Se a ciò si aggiunge che l'osservazione breve intensiva (Obi) è chiusa dal 16 novembre scorso, a seguito di un focolaio esploso nella struttura, con oltre 7 operatori coinvolti, molto probabilmente per mancanza di sanificazione e disinfezione adeguata, carenza di personale e dispositivi idonei, atteso che forse l'ente se, ora e solo ora, ha dotato tutto l'ospedale di mascherine ffp2 e kn95 si è resa consapevole che le mascherine chirurgiche, i camici monouso, non sono efficaci a evitare contagi».

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Per questo motivo, la sigla sindacale propone di convertire l'osservazione breve intensiva in zona rossa covid-19 e creare percorsi interni ed esterni per ricoveri o esami di diagnostica e adibire il pronto soccorso a zona grigia, con percorsi puliti e differenziati dalla zona rossa, con stazionamenti circoscritti entro le 36/48 ore al massimo, tempo entro il quale effettuare un doppio tampone molecolare. «Questo potrebbe essere una ipotesi e quindi si ritiene essenziali che la direzione strategica ipotizzi di avviare un processo di riflessione interna continua Antonacchio per effettuare una revisione regolare e sistematica del pratica clinica e modificarla, attraverso un'autocritica sensata e utilizzando l'esperienza maturata sul campo dai suoi professionisti impegnati direttamente nella filiera assistenziale, per creare concreti percorsi finalizzati ad abbassare la soglia di contagio intra ospedaliero, processo di cui potrebbero beneficiarne tutti». Problemi si registrano anche in chirurgia toracica, dove il reparto risulterebbe scoperto dei tre medici previsti, dopo il congedo di uno dei camici bianchi e la positività degli altri due.

Sono 155, intanto, i tamponi positivi comunicati dall'Unità di crisi della Regione, di cui ad Albanella 2, Angri 3, Battipaglia 12, Bellizzi 2, Bracigliano 1, Buccino 1, Campagna 2, Cannalonga 1, Capaccio 1, Castel San Giorgio 1, Cava de' Tirreni 3, Colliano 4, Eboli 6, Fisciano 1, Giffoni Valle Piana 9, Montecorvino Pugliano 1, Montecorvino Rovella 6, Nocera Inferiore 5, Olevano sul Tusciano 1, Pagani 7, Pellezzano 4, Pontecagnano 11, Roccadaspide 1, Roccapiemonte 4, Sala Consilina 2, Salerno 30, San Mango Piemonte 2, San Marzano sul Sarno 4, San Valentino Torio 4, Sant'Egidio del Monte Albino 1, Sarno 4, Scafati 4, Serre 5, Siano 1, Sicignano degli Alburni 1, Teggiano 6, Vallo della Lucania 2. Da registrare anche un decesso a Eboli. Sale a 19, così, il triste bilancio degli ebolitani scomparsi dall'inizio della pandemia. È di 237, invece, il numero complessivo degli attualmente positivi al covid-19 e in isolamento.
 

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