Avere un proprio sito internet e pubblicarvi curriculum vitae e certificato penale dei carichi pendenti di tutti i candidati. È quanto prescrive la legge 3 del 9 gennaio 2019 che ha la funzione di garantire trasparenza in merito agli adempimenti per le consultazioni elettorali che, ovviamente, riguardano anche l’imminente tornata che vede andare al voto numerosi comuni del salernitano tra cui Salerno, Battipaglia ed Eboli. La normativa impone, nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti, che partiti politici, movimenti e liste civiche adempiano a tali obblighi.
TEMPO SCADUTO
Il termine per i candidati è scaduto alla mezzanotte tra il 20 ed il 21 settembre mentre quello per i Comuni che, pure dovranno rendere pubblici tutti questi dati, il termine scade entro il settimo giorno antecedente la data delle elezioni. Va chiarito che, per i candidati, in caso di omessa pubblicazione non è prevista l’esclusione dalla competizione ma può essere comminata una sanzione pecuniaria amministrativa che va dai 12mila ai 120mila euro. Vien da chiedersi, a questo punto, tra i 24 candidati sindaco delle tre città, quanti sono effettivamente in regola con gli adempimenti di legge? Non moltissimi, in verità. Su 24 candidati sindaco, 8 sono in regola - principalmente tra Salerno e Battipaglia - 3 sono parzialmente in linea con le prescrizioni mentre i restanti 13 non rispettano quanto la normativa prescrive. Partiamo da Salerno dove tra i “buoni” annoveriamo i candidati sindaco Oreste Agosto, Elisabetta Barone, Maurizio Basso e Gianpaolo Lambiase. Senza voler necessariamente guardare alla user experience - e quindi alla facilità di reperimento e consultazione dei certificati e dei curriculum che è roba da smanettoni e puristi del web - c’è chi ha costruito una bella infrastruttura e chi, invece, un po’ alla rinfusa ha pubblicato quanto doveva. Gli effetti non cambiano: la legge è rispettata. Per quanto riguarda, invece, i candidati Enzo Napoli, Michele Sarno, Antonio Cammarota, Simona Scocozza e Anna Maria Minotti c’è da fare una tirata d’orecchi perché Napoli e Cammarota hanno un sito dove, però, non c’è traccia dei documenti richiesti dalla legge: nel primo caso c’è un’immagine non cliccabile che campeggia nella homepage del sito, nel secondo ci sono sezioni e post ma nulla che riguardi le liste. Ma c’è addirittura di peggio perché Sarno, Scocozza e Minotti online hanno messo praticamente nulla. Sarno ha un sito con dominio acquistato ma in costruzione, Scocozza linka alla propria pagina professionale dove non c’è riferimento alla candidatura e Minotti non ha alcun collegamento dichiarato.
NELLA PIANA
Veniamo a Battipaglia dove i promossi sono Antonio Visconti, Ugo Tozzi e Carmine Bucciarelli.