Muore d'infarto mentre fa jogging,
aveva 59 anni: polemica sui soccorsi

Muore d'infarto mentre fa jogging, aveva 59 anni: polemica sui soccorsi
di SImona Chiariello
Lunedì 10 Maggio 2021, 06:20 - Ultimo agg. 08:28
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Tragedia a Santa Lucia: un 59enne cavese viene colto da infarto mentre fa jogging e muore. Polemiche sui ritardi nei soccorsi. Si è atteso, infatti, l’arrivo dell’ambulanza della postazione del 118 di Angri per prestare le prime cure che si sono rivelate inutili. Per Alfonso Senatore, commerciante nel settore delle auto e delle moto usate, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Sul posto sono giunti carabinieri della Tenenza locale che hanno eseguito i primi accertamenti e hanno sedato gli animi, viste la rabbia tra i presenti per la lunga attesa prima dell’arrivo dei soccorritori. Una fatalità che ha messo in luce le gravi carenze e deficienze che attanagliano il servizio di emergenza dell’ASL: dagli organici ridotti al lumicino, agli interventi non da codice di emergenza e per finire alle cattiva gestione delle chiamate di pronto intervento. 

Secondo le prime ricostruzioni erano poco dopo le 8 quando Alfonso Senatore stava facendo jogging, come per altro sua abitudine, a Santa Lucia.

All’altezza della parallela del paesaggio a livello, il commerciante cavese si è sentito male e si è accasciato al suolo. Un passante ha chiamato il 118, ma l’ambulanza di Cava era impegnata per un intervento al Corso Umberto I per una 90enne, rimasta chiusa in casa. La centrale operativa ha immediatamente attivato la postazione di Angri, ma tra le indicazioni sul luogo da raggiungere e la distanza sono passati minuti interminabili. All’arrivo dei soccorritori per Senatore non c’è stato più nulla da fare.

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Da settimane gli stessi operatori del 118 hanno segnalato le carenze e le problematiche che attanagliano il servizio di emergenza. Primo fra tutti la mancanza di medici ed infermieri costretti a turni snervanti. In alcuni casi l’equipaggio è formato solo dall’autista e dal soccorritore. Poi gli interventi non da codice rosso che tengono impegnate l’ambulanza con la conseguenza che, in caso, di un’emergenza bisogna attivare la postazione di un comune vicino. Una situazione resa ancora più difficile dalla pandemia perché molte ambulanze restano ferme davanti agli ospedali anche per ore per mancanza di posti letto, per sanificazione del pronto soccorso. E infine, ma non ultimo tanti problemi che dovrebbero avere una soluzione immediata non si può sapere se i soccorsi fossero venuto subito cosa sarebbe accaduto. Ciò che è certo non ci sarebbero stati rimorsi. Spesso le polemiche e le critiche ricadano sull’equipaggio: medici, infermieri, soccorritori che lavorano in prima linea, ma i problemi riguardano gli organici e l’organizzazione. Intanto sempre ieri mattina, a poche ore di distanza, in via Arte e Mestieri c’è stato un pauroso impatto tra due auto per fortuna senza gravi conseguenze. 

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