Salerno, carceri violente e nessuna tutela: 3 agenti aggrediti da un detenuto in ospedale

Salerno, carceri violente e nessuna tutela: 3 agenti aggrediti da un detenuto in ospedale
Giovedì 11 Agosto 2022, 16:16 - Ultimo agg. 16:55
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Giornate da incubo per alcuni poliziotti penitenziari del carcere di Salerno che, giunti al pronto soccorso dall'Ospedale cittadino, hanno dovuto fronteggiare la follia di un detenuto. «Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e incomprensibile dell'uomo. -spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe- Ieri pomeriggio, un detenuto di origini campane, dopo aver ingerito candeggina nella casa circondariale di Salerno, è stato ricoverato in via di urgenza presso il locale nosocomio. Al pronto soccorso una volta tolte le manette, le visite di routine, il soggetto con una manovra repentina cercava una via di fuga spintonando gli agenti, ma l'azione veniva bloccata sul nascere ed il detenuto messo in sicurezza veniva allocato presso il reparto detentivo presente nella struttura ospedaliera. A seguito dell'azione di contenimento praticata dal personale della polizia penitenziaria, -aggiunge- al fine di bloccare il detenuto, un assistente capo rimaneva contuso ed i sanitari del pronto soccorso gli riscontravano una prognosi di 15 giorni».

«Questa mattina nel reparto detentivo dell'ospedale, il violento detenuto mentre veniva accompagnato al bagno, in maniera imprevedibile e con inaudita violenza ha aggredito i poliziotti penitenziari operanti che nonostante i violenti colpi subiti sono riusciti ad immobilizzarlo e metterlo in sicurezza. Purtroppo uno dei due colleghi ha avuto la peggio e gli sono stati riconosciuti ben 25 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre l'altro se la cavava con 7 giorni di prognosi. Altri tre colleghi della casa circondariale di Salerno sono state vittime in servizio della violenza dei detenuti, che sembrano fare quello che vogliono rendendo il penitenziario salernitano una delle sedi più critiche del distretto, che ancora non vede l'assegnazione di un comandante del reparto titolare in pianta stabile, che possa essere punto di riferimento di una linea di comando inesistente, mentre a soccombere sono le unità del ruolo esecutivo che non beneficiano neanche di una funzionale».

Capece, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e denuncia: «sono stati momenti di grande tensione e pericolo, gestiti però con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, che sono stati anche minacciati insultati e colpiti dall’uomo, che forse aveva inscenato tutto per una probabile evasione.

L’evento è stato particolarmente critico perché posto in essere in una corsia di ospedale ma è stato gestito al meglio dalla polizia penitenziaria, che paga pesantemente in termini di stress e operatività questi gravi e continui episodi critici. Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che, incuranti di qualsiasi pericolo e nonostante le conseguenze riportate, ha permesso di bloccare il violento».

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