Salerno, scooter contro il cordolo: Domenico muore a 32 anni

Il giovane, originario di Nocera Superiore, lavorava di giorno in un caseificio e di sera in un locale della movida

Salerno: via Torrione, luogo dell'incidente, e la vittima Domenico Santucci
Salerno: via Torrione, luogo dell'incidente, e la vittima Domenico Santucci
di Carmen Incisivo
Venerdì 2 Dicembre 2022, 08:29 - Ultimo agg. 14:22
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Ancora sangue sulle strade del capoluogo. L'ennesimo incidente fatale si è verificato in via Torrione, nei pressi del Grand Hotel Salerno, dove lo scooter a bordo del quale viaggiavano due giovani, è finito a terra segnando la fine per un 32enne. A perdere la vita è stato Domenico Santucci, originario di Nocera Superiore, che lavorava di giorno in un caseificio a Cava de' Tirreni e la sera in un locale della movida. I malcapitati stavano rincasando, probabilmente Domenico aveva atteso che l'amico terminasse il suo turno di lavoro, anche lui in un locale della movida salernitana.

Il fatto è avvenuto intorno all'una e mezza di notte quando lo scooter procedeva in direzione nord, percorrendo la centralissima via Torrione. Per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine che indagano sull'accaduto - con molta probabilità, però, si tratta di stanchezza o di assurda distrazione - il mezzo a due ruote ha toccato il cordolo dello spartitraffico che regola la viabilità di quell'area. La perdita dell'equilibrio da parte del conducente è stata inevitabile, lo scooter è finito per terra rovinosamente.

Domenico, che era alla guida del motorino ed indossava regolarmente il casco (almeno questo è quello che emerge dalle prime ricostruzioni) ha riportato un trauma cranico gravissimo. La persona che era con lui se l'è cavata con qualche ferita superficiale, sta fisicamente bene ma quanto accaduto l'ha distrutto. Alcuni passanti hanno allertato i soccorritori che sono arrivati sul posto in una manciata di minuti. La situazione di Domenico è apparsa da subito molto grave: caricato in ambulanza in codice rosso, è spirato ancora prima che i sanitari del pronto soccorso potessero prenderlo in cura per provare a salvargli la vita.

Troppo grave il trauma cranico riportato. Sul posto è giunta anche la polizia che ha avviato i rilievi del caso che saranno utili a fare luce sull'esatta dinamica dell'incidente permettendo, ove ce ne fossero, di attribuire correttamente eventuali responsabilità.

Secondo le prima indiscrezioni filtrate da ambienti investigativi, alla guida dello scooter c'era proprio Domenico - che avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 10 dicembre. Insieme a lui c'era un amico col quale si apprestava a rincasare verso Nocera dopo una serata passata nel capoluogo. La prima persona sentita dagli inquirenti è proprio l'amico di Domenico che avrebbe, sostanzialmente, confermato la dinamica ipotizzata in un primo momento. Escluso, sebbene fosse apparso poco verosimile fin dall'inizio, il coinvolgimento di una seconda vettura. La salma del 32enne è stata posta sotto sequestro - si trova all'obitorio dell'ospedale Ruggi - a disposizione dell'autorità giudiziaria che nelle prossime ore potrebbe disporre l'effettuazione di esami irripetibili per poi restituire il corpo alla famiglia permettendo l'organizzazione dei funerali. Sigilli anche allo scooter che dovrà essere analizzato dagli investigatori per riscontrare gli elementi acquisiti in questa primissima fase d'indagine. Sotto accusa, almeno per l'opinione pubblica, finisce proprio lo spartitraffico, ritenuto pericoloso soprattutto di notte. Non è escluso che siano disposte verifiche proprio sul corretto funzionamento del segnalamento luminoso o comunque catarifrangente dello spartitraffico stesso.

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Numerosi i messaggi postati sui social network per ricordare quanto Domenico fosse un ragazzo speciale, apprezzato e benvoluto da tutti. Struggente il messaggio di Nicola, il fratello della vittima: «Non si può morire così, avevi una vita davanti. Ora sei vicino al nostro papà, proteggi i tuoi nipoti. Ciao fratello, ho mal di testa, mi hai disarmato». «Conoscevo il ragazzo - scrive una donna - un ragazzo dal cuore d'oro, un lavoratore. Quello che guadagnava lo dava alla mamma, una brava persona anche lei. Il mio cuore in questo momento è con lei».
 

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