Prigionieri dei rifiuti dal centro di Salerno
alle periferie: «Siamo murati in casa»

Prigionieri dei rifiuti dal centro di Salerno alle periferie: «Siamo murati in casa»
di Barbara Cangiano
Venerdì 24 Giugno 2022, 08:32
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Saranno le spiaggia e il mare i protagonisti del prossimo appuntamento di Retake voluto da Dario Renda e Sara Petrone in collaborazione con Voglio un mondo Pulito, Rete dei giovani per Salerno, Comitato territoriale Salerno Mia, Legambiente Salerno Orizzonti. Hobos Factory, Kynetic e McNenya. Il primo step, sabato 25, sarà quello della pulizia e della rigenerazione urbana della spiaggia libera di via Allende. Qui dalle 9 alle 11 gli attivisti provvederanno a rimuovere i rifiuti, «in particolare quelli stagionali - spiega Petrone - che si riproducono alla velocità della luce dalla sera alla mattina. Parliamo di cicche di sigarette, ma anche di bottiglie di plastica e vetro, di residui alimentari e di tutto ciò che la gente incivile lascia sulla spiaggia dopo aver fatto il bagno». Poi Stefano Santoro, in arte McNenya, realizzerà un murales dedicato alla sensibilizzazione sui temi ambientali e sull'ecosistema da preservare, mentre i volontari distribuiranno materiale informativo su come proteggere la natura e fare in modo di rispettarla.

Messaggio che passa sempre meno tra i salernitani, almeno da quanto si evince dalle segnalazioni che arrivano dai residenti e dalle associazioni del centro storico. Anche ieri è stata una giornata da cancellare, con sacchi di immondizia abbandonati ovunque. Via Canali, Porta Rateprandi, perfino la centralissima via Roma, vicolo dell'Angelo, largo San Petrillo, sono stati solo alcuni dei luoghi prescelti come microdiscariche dagli incivili che abbandonano indifferenziato e materiale organico. «Ormai siamo allo stremo - racconta Alessandra De Vita - Chi come me abita a un primo piano è costretto a vivere murato in casa perché la puzza è indicibile. Non c'è verso di poter stare tranquilli e vivere in una situazione di decoro perché ci sono sacchetti ovunque che con queste temperature rilasciano non solo odori sgradevoli ma contenendo scarti alimentati richiamano vespe, blatte e topi. Siamo praticamente ostaggio di una situazione surreale».

Lo sa bene anche Mattia Abbondanza: «Sono giorni che ogni mattina getto acqua e alcol all'ingresso del mio portone perché stanno iniziando ad arrivare ratti anche di grosse dimensioni. Non credo che sia una cosa normale né che spetti a noi cittadini autotutelarci. Non possiamo neppure servirci di trappole e veleni perché sono pericolosi per cani e gatti, ma una soluzione va trovata in tempi rapidi, altrimenti c'è da impazzire». Decine le segnalazioni che arrivano a Dario Renda del comitato Salerno Mia: «In via Porta Rateprandi ci sono sacchi che nessuno ritira da cinque giorni e bene fanno, visto che bisogna allertare i vigili. Siamo pieni di ingombranti, e davanti la chiesa di Sant'Andrea sono comparsi dei carrellati dove la gente getta di tutto. Siamo veramente alla follia».

Intanto ieri sera si è tenuta a Torrione una riunione convocata dalle opposizioni con i cittadini. «Singoli, associazioni e comitati hanno vomitato tutta la loro insoddisfazione per una situazione che viene dichiarata non più gestibile - racconta Renda - I problemi non riguardano solo il centro storico, ma tantissimi altri quartieri cittadini dove non vengono fatte manutenzioni, il verde pubblico è allo sbando, c'è immondizia ovunque.

Metteremo nero su bianco delle proposte che speriamo possano essere discusse in maniera concreta nelle sedi opportune, ma il dato principale che emerge è quello della sfiducia. Tanti non sanno chi contattare per segnalare un disservizio: è un continuo rimpallo di responsabilità e le persone sono stanche di non poter avere interlocutori seri». Tra gli altri erano presenti Claudia Pecoraro, Elisabetta Barone e Franco Mari che ha puntato il dito contro un'amministrazione da anni inefficiente perché non più in grado di offrire soluzioni alle denunce dei residenti, dalla zona orientale al cuore antico della città.

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