Salerno, «I Racconti del Contemporaneo»: gli incontri a Palazzo Fruscione

Musica, cinema e confronti da domani a sabato a Palazzo Fruscione

Salerno, ultimi incontri della rassegna «I Racconti del Contemporaneo»
Salerno, ultimi incontri della rassegna «I Racconti del Contemporaneo»
Mercoledì 9 Novembre 2022, 21:45
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Ultimi giorni per ammirare le fotografie di Raymond Cauchetier e Douglas Kirkland a Palazzo Fruscione con il percorso espositivo «Nouvelle Vague3» e quelle di Enrico Appetito al Complesso San Michele per lo storytelling «Antonioni e Vitti: una storia d’amore e di cinema». Entrambe le mostre, organizzate dall'Associazione Tempi Moderni presieduta da Marco Russo, chiuderanno il prossimo 13 novembre. In quest'ultimo scorcio di eventi la rassegna «I Racconti del Contemporaneo» propone domani, alle ore 20, a Palazzo Fruscione la sezione «La danza degli infedeli». Dopo il viaggio tra musica e parole guidato da Riccardo Bertoncelli prima e Aldo Roberto Pessolano poi, c'è un originale racconto di Carlo Pecoraro che ha un titolo più che evocativo «Chanson - La canzone francese». Al contrabbasso Marco de Tilla; voce, Virginia Sorrentino. Il racconto del contemporaneo in musica continua così con una sortita nella canzone francese da Piaf a Grecò passando per Aznavour.

È il pretesto per mettere in evidenza la grande tradizione melodica francese, quella che stregò anche lo stesso trombettista Miles Davis. A chiudere la sezione «Jazz in Paris» a Palazzo Fruscione con l’introduzione di Carlo Pecoraro e Francesco della Calce venerdì 11 novembre alle ore 20 è la proiezione del film «Ascenseur pour l’Echafaud». «Contenta... molto contenta. Quest'imbecille parla, continua a parlare così come continua a piovere». La partitura jazz composta per Malle da Miles Davis fa da palcoscenico all'inquietudine di una Jeanne Moreau in versione dark lady tra tradimenti, omicidi e casualità. Ultimo talk a Palazzo Fruscione sabato 12 novembre, alle ore 11, dal titolo «Digital Humanities» di Francesco Colace. Un seminario per riflettere su uno degli snodi centrali della nostra contemporaneità: il rapporto tra scienze digitali e scienze umane. Un dialogo aperto, vivo, dinamico, sempre più necessario. 

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