«Salerno Letteratura» torna
con la cinquina del Premio Strega

«Salerno Letteratura» torna con la cinquina del Premio Strega
Lunedì 30 Maggio 2022, 13:56
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Galati e, per i più piccoli, le fiabe della tradizione in prosa con la compagnia La Ribalta, e in musica con Guido Cataldo. Da non perdere, l’Operina Restonmut mago rubastrumenti, produzione originale per Salerno Letteratura a cura di Duna di Sale e l’Associazione LAES. Come di consueto Salerno Letteratura presenterà al pubblico gli autori della cinquina del Premio Strega in uno dei primi appuntamenti pubblici al Sud Italia dopo la proclamazione e torna il Premio Salerno Libro d’Europa sostenuto da Bper Banca: la scelta della giuria tecnica composta da Daria Bignardi, giornalista, conduttrice e scrittrice, Paolo Di Stefano, scrittore, giornalista e accademico e Matteo Palumbo, professore onorario di Letteratura italiana all’Università Federico II di Napoli, è ricaduta su Unorthodox di Deborah Feldman (Solferino); I miei stupidi intenti di Bernardo Zannoni (Sellerio) e Lanny di Max Porter (Sellerio). Una nutrita giuria popolare decreterà il vincitore.

Ci sarà poi spazio per il Premio Letteratura d’impresa promosso da Festival Città Impresa- ItalyPost, nato con lo scopo di favorire una crescita culturale, promuovendo una moderna cultura d’impresa in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano ed in particolare delle PMI. All’evento di Salerno, realizzato in collaborazione con Confindustria Salerno e con la Camera di Commercio di Salerno, saranno presenti, con Antonio Calabrò, i cinque finalisti del Premio.

Ancora una volta il rapporto con il pubblico sarà cementato da flash mob e performance estemporanee, come quelle di Alice Melloni e Flavia D’Aiello, ritornano la caccia al tesoro e i corsi/laboratori per adulti e bambini, con l’intento di attingere a un patrimonio creativo che ha visto Salerno essere, in stagioni più o meno lontane, un luogo di effervescenza artistica e con l’obiettivo di ampliare il più possibile la platea, raggiungendo anche i più distratti, Il dopo festival sarà una sorpresa tutta da scoprire grazie all’iniziativa Durante il Gin Tonic, un omaggio al primo direttore artistico di Salerno Letteratura Francesco Durante, che vedrà gli ospiti e il pubblico insieme a chiacchierare informalmente davanti a un drink, al foyer dei Morticelli.

Previsti quest’anno anche appuntamenti mattutini nelle giornate del sabato e della domenica, a partire dall’inaugurazione, alla presenza delle autorità, con Paolo Pagliaro, chiamato ad inaugurare una delle nuove sezioni del festival dedicata all’economia. Da segnalare anche Guarire i ciliegi. La cura e la bellezza, l’incontro concepito in collaborazione con Humanitas Gavazzeni di Bergamo, occasione per una riflessione sul valore terapeutico dell’arte (cui Humanitas ha dedicato i progetti La cura e la bellezza e Opere in parole) e anche per testimoniare la vicinanza di Salerno alla città di Bergamo, ai momenti drammatici da questa vissuti durante la prima fase della pandemia. Ai progetti di Humanitas ha partecipato anche Tony Laudadio, che proporrà il monologo Cinque ritratti immaginari;

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«Anche quest’anno abbiamo provato a dare un senso il più possibile coerente alle sezioni del festival. Nessuna sudditanza verso i diktat dell’editoria, dunque, ma un lavoro culturale che anteponga i contenuti e i temi alle occasioni contingenti. Certo, c’è sempre il ritmo frenetico dei festival, ma non disgiunto da spazi di riflessione. Si consolidano Salerno Filosofia e Classica, che hanno dato buona prova nell’edizione passata – spiega il direttore artistico Gennaro Carillo - Molto teatro, poi, nella forma semplice che le ristrettezze ci consentono di adottare. Non per fare concorrenza ad altri festival, che il teatro lo hanno nella propria ragione sociale, ma per la convinzione che il teatro è anche letteratura, in quanto tale una formidabile chiave di accesso alla realtà. Letteratura che non è una monade ma il sintomo di un clima, di un contesto, di un tempo. Di qui l’importanza di una sezione, Sguardi sul mondo attuale, che quest’anno si arricchisce di una serie di incontri dedicati all’economia. Ovviamente intesa in un senso che si concilia con l’impianto del festival»

«Sarà un’edizione importante e piena di novità – sottolinea il direttore artistico Paolo Di PaoloSalerno Letteratura dimostra la crescita di una intuizione avuta nel 2013 da Ines Mainieri e Francesco Durante, che ha portato il festival ad essere oggi un punto di riferimento del calendario editoriale nazionale e la più importante manifestazione letteraria del Mezzogiorno. Il decennale significa anche tracciare un bilancio nel tentativo di fare tesoro di quanto finora è stato fatto, con l’obiettivo di cementare maggiormente il dialogo con la regione e di coinvolgere un pubblico proveniente anche da altre città italiane, per creare un turismo culturale di grande qualità. Ci divertiremo a giocare con il numero dieci, invitando i partecipanti a condividere le proprie top ten e a raccontarci la loro idea di felicità»

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