Premio Salerno Letteratura: ecco la terna dei finalisti

Le opere scelte dalla giuria tecnica per l'edizione del festival di giugno 2023

Un incontro di Salerno Letteratura con l'indimenticabile direttore artistico Francesco Durante
Un incontro di Salerno Letteratura con l'indimenticabile direttore artistico Francesco Durante
Mercoledì 10 Maggio 2023, 01:26 - Ultimo agg. 16:50
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La giuria tecnica di Salerno Letteratura ha reso nota la terna del Premio Salerno Libro d'Europa. La scelta di Daria Bignardi, giornalista, conduttrice e scrittrice, Paolo Di Stefano, scrittore, giornalista e accademico e Matteo Palumbo, professore onorario di Letteratura italiana all'Università Federico II di Napoli, è ricaduta su Noi siamo luce di Gerda Blees (Iperborea), Fame blu di Viola Di Grado (La nave di Teseo) e Battere i pugni sul mondo di Lukas Rietzschel (Keller editore).

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Noi siamo luce è un intenso romanzo d'esordio vincitore del Premio dell'Unione europea.

La storia, ispirata a un fatto reale, racconta di un gruppo che decide di smettere di mangiare, tra illusioni, autoinganni e manipolazioni. Vivere di sola luce, liberare il corpo dalla schiavitù del cibo per crescere interiormente. È il sogno di Melodie, che con le migliori intenzioni trascina nel suo progetto estremo tre persone segnate come lei dalle sofferenze della vita: la sorella Elisabeth, più anziana, Muriël e Petrus.

Fame blu è già in corso di traduzione in inglese, tedesco, spagnolo, catalano e portoghese. Dopo aver perso il fratello gemello, un’italiana solitaria lascia Roma e si trasferisce a Shanghai, la città dove lui sognava di vivere e aprire un ristorante. Lì, mentre insegna italiano ai cinesi, incontra una ragazza enigmatica: Xu... 

Battere i pugni sul mondo è stato considerato da Stern uno dei migliori e più importanti romanzi dell'anno. Philipp e Tobi sono fratelli, crescono nella provincia della Germania orientale dove d’estate la luce è accecante e d’inverno il gelo rovina le strade. Sono gli anni Duemila e il Muro è solo un ricordo. La costruzione della casa di proprietà dove si trasferiscono con la famiglia sembra l’inizio di un futuro sereno. Ma oltre gli alberi all’orizzonte giacciono dimenticate le rovine industriali della Ddr e la superficie dei laghi minerari a cielo aperto, simboli di un mondo scomparso e lasciato indietro dall’Ovest.

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