Se ne è andato nel buio di una pandemia che non chiude un cerchio. Alessandro Nisivoccia era il simbolo del teatro resistente. Il grillo parlante, l'uomo che fa margine, sospira e spira tra mille difficoltà. Eppure alla sua scuola si sono formati praticamente tutti, perchè il suo corso di formazione è stato è una palestra. In quelle stanze fredde del San Genesio, si sono fatti tutti le ossa.
«La civica amministrazione esprime cordoglio per la scomparsa di Nisivoccia. La nostra comunità rende omaggio a un grande uomo e ad un artista che ha dato un grande contributo alla crescita culturale e civile di Salerno – ha spiegato il sindaco Napoli – Insieme all'amatissima Regina Senatore, Nisivoccia è stato protagonista della scena artistica. È stato un autore geniale, un interprete mirabile, un maestro per intere generazioni, Addio carissimo Sandro – è il messaggio di cordoglio del primo cittadino- Non ti dimenticheremo».
Così come non sarà dimenticato da una generazione che ha dalle sue labbra seguito i principi fondamentali del teatro.