Salerno, addio a Renato Borrelli:
«Sindaco sportivo e gentiluomo»

Salerno, addio a Renato Borrelli: «Sindaco sportivo e gentiluomo»
di Margherita Siani
Venerdì 15 Marzo 2019, 13:00
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La sua umanità, ma anche un'ironia tale da sdrammatizzare i momenti difficili. È così che Aniello Salzano ricorda Renato Borrelli, sindaco di Salerno da ottobre del 1981 a giugno 1982, che si è spento ieri mattina, a 90 anni. L'apice della sua attività politica la toccò proprio nei mesi successivi al terremoto del 1980, quando tutto intorno era disperazione. La sua voce, autorevole, forte, soprattutto piena di umanità in quei momenti così complicati per la città, fu la sua. Rappresentò il dolore di Salerno, ma soprattutto la vicinanza delle istituzioni alle persone, alle famiglie in quei mesi in cui c'erano i doppi turni nelle scuole, i senzatetto, in cui si iniziavano a presentare le prime pratiche post sisma, come per le case di Matierno e S. Eustachio. Una stagione che fu preludio dei grandi cambiamenti che erano alle porte. Fu uno degli ultimi sindaci democristiani, prima della svolta socialista di Salerno, quando la città iniziò a profumare in lungo e largo di garofano. Amico di Vincenzo Scarlato, in quegli otto mesi Borrelli realizzò una giunta monocolore Dc sostenuta da venti consiglieri e l'appoggio esterno di liberali e repubblicani. Ma Borrelli, che era un medico, professione che ha avviato negli anni 50 a Giffoni Sei Casali, è stato per lunghi anni direttore sanitario della Cassa Mutua Provinciale. «È una grave perdita - dice il già sindaco Aniello Salzano, suo amico e negli anni del suo sindacato a lui molto vicino - Anche quando non era più sindaco abbiamo collaborato molto, per oltre dieci anni. Una persona attiva, sportiva, giocava a tennis e lo ha fatto fino a pochi anni fa, poi il calcio. Si è impegnato tanto per la città, sia sul piano amministrativo che politico, su problemi importanti come il commercio, nella scelta del giorno di chiusura o delle aree pedonali come il Corso». Un occhio attento e discreto sulla città. Cordoglio anche dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: «È stato un gentiluomo d'altri tempi capace sempre di anteporre il bene comune alle posizioni di parte nel sommo interesse della sua amata Salerno - scrive il sindaco sulla sua pagina social - Della città fu Sindaco nei difficili mesi seguiti al terremoto del 1980. In quei momenti dimostrò tenacia e risoluzione infondendo coraggio e nuova fiducia nell'incerto futuro. E per questo suo servizio serberemo grata riconoscenza. Ai familiari, ed in particolare al figlio Mario, già consigliere comunale, agli amici ed a tutti coloro che l'hanno conosciuto, stimato ed amato giunga l'umano e solidale conforto in uno con l'impegno a ricordarne il prezioso lascito morale e politico». I funerali questa mattina alle 11, a Torrione.
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