Salerno, riscaldamento nelle classi
più basso e un'ora in meno

Salerno, riscaldamento nelle classi più basso e un'ora in meno
di Gianluca Sollazzo
Sabato 3 Settembre 2022, 07:14
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Caro energia e flop fotovoltaico. Il Comune affretta i tempi in vista dell'inizio delle lezioni. Al via la ricognizione dei bisogni su 2.300 alunni che effettuano il tempo pieno nelle scuole sul territorio comunale. Chi resta a mensa dovrà vedersela con inevitabili ripercussioni legate alla crisi energetica. «Il primo orientamento è ridurre di un'ora l'erogazione del riscaldamento - dichiara l'assessore all'istruzione, Gaetana Falcone - e secondo le linee nazionali dovremo avere 19 gradi nelle aule e nei corridoi». Quindi un cambio di rotta rispetto all'anno scorso, quando nelle aule scolastiche i gradi erano 23. La riduzione della temperatura, quindi, ci sarà. E ci sarà anche lo stop anticipato di un'ora del riscaldamento. «Noi attiveremo il riscaldamento nelle scuole il 15 novembre ma attendiamo le linee guida del ministero dell'Istruzione - dichiara Falcone - per quanto di nostra competenza stiamo per partire con una ricognizione dei bisogni per tutti i bambini che effettuano il tempo pieno e la mensa».

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Ci sono scuole - a quanto si apprende - dove sarà necessario spostare qualche classe da un piano all'altro per ottimizzare il riscaldamento degli spazi. Saranno convocati nei prossimi giorni i dirigenti scolastici per un tavolo a Palazzo di Città in modo da condividere le linee di azione di contenimento dell'energia. «Anche piccoli accorgimenti bastano», dichiara la Falcone. Intanto in molte scuole dell'infanzia, primaria e medie si stanno installando luci a Led per sostituire i vecchi impianti di illuminazione. Ma ad interessare il Comune è anche il caso della mancata attivazione dell'energia fotovoltaica in due scuole del capoluogo, il comprensivo Matteo Mari di Torrione e il comprensivo Tasso del quartiere Carmine.

Le scuole sono dotate - come sottolineato ieri dai presidi al Mattino - di impianti per l'utilizzo dell'energia solare ma non possono usufruirne. Sul caso - annuncia la Falcone - sono stati fatti approfondimenti. Poi una rassicurazione. «Nelle scuole dove i pannelli ci sono - annuncia la Falcone - il fotovoltaico sarà attivato in vista dell'inverno. Sarebbe sbagliato non attivarlo. Anche perché la dotazione degli impianti nelle scuole ci risolverebbe un problema serio».


Avviati accertamenti tecnici per giungere ad una risoluzione del problema e guadagnare tempo il più possibile per agevolare le scuole già dotate di impianti fotovoltaici non attivi. «Ci darebbe una grossa mano», dichiara Mirella Amato, preside del comprensivo Matteo Mari, che segnala un'ulteriore criticità in vista della ripresa delle lezioni. «Il Comune dovrà affrontare con la Scuola un'altra difficile questione - dice la preside Amato - per il previsto abbattimento dell'ex Istituto Sacro Cuore e la realizzazione di un palazzo di civili abitazioni, posto a pochi metri dall'edificio scolastico, progetto che dovrà essere monitorato per il rumore, le polveri e le vibrazioni che potranno creare problemi alla comunità scolastica. Il prossimo anno scolastico sarà denso di nuove sfide, a corredo di un biennio già tanto complesso - chiude la preside della scuola Mari - la condivisione dei problemi e delle soluzioni tra le pubbliche amministrazioni è l'unica risposta vincente».

Intanto altre scuole corrono per perfezionare progetti sul fotovoltaico sull'onda della crisi energetica. «Abbiamo già un progetto che prevede l'installazione di pannelli solari di nuova generazione - annuncia Cinzia Guida, preside del liceo De Sanctis di Torrione alto - Sicuramente completeremo i lavori per alcuni pannelli solari per la palestra. Questi impianti potrebbero fornire non solo acqua calda ma anche erogare energia elettrica. Stiamo lavorando per la loro realizzazione e messa in opera». Il caro energia potrebbe rappresentare una importante spinta all'innovazione nelle scuole. «Ovviamente un impianto fotovoltaico produrrebbe energia per la scuola ed anche per il quartiere», riconosce Elisabetta Barone, preside del liceo Alfano I.
 

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