Dopo le botte la minacciò di morte,
giovane minorenne in Procura

Dopo le botte la minacciò di morte, giovane minorenne in Procura
di Nicola Sorrentino
Giovedì 11 Agosto 2022, 06:10 - Ultimo agg. 07:03
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La Procura di Salerno presso il Tribunale dei Minori vuole sentire le due ragazze di 14 anni, che lo scorso 7 luglio a Nocera Inferiore aggredirono e picchiarono, insieme ad una loro amica di 13 anni, una 16enne di Pagani. Un pestaggio ripreso in video e poi diffuso attraverso i social. L’interrogatorio per entrambe è stato fissato per settembre, dinanzi al sostituto procuratore titolare del fascicolo. Prima di concludere l’indagine, il pm vuole sentire entrambe le giovani. Per una delle due c’è anche una nuova accusa, quella di minaccia. Due giorni dopo l’aggressione, infatti, attraverso un social network una delle due minori avrebbe minacciato di morte la vittima. Dettagli che andranno chiariti, ora, con l’interrogatorio per le due ragazzine che vivono a San Marzano sul Sarno. A seguito dell’aggressione, la vittima rimediò una ferita alla fronte ed escoriazioni multiple al volto, secondo un referto dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. La prognosi decisa dai sanitari fu di cinque giorni. 

Le due minorenni rispondono in concorso di lesioni, ma con l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi ed in più persone riunite. Stando ad alcune versioni, le tre minorenni avrebbero avuto una banale discussione con la vittima giorni prima, in una località balneare. Poi l’appuntamento a Nocera, per chiarire, in via Gramsci, a pochi metri dal centro cittadino. Le tre furono identificate rapidamente dalla polizia del commissariato di Stato, poi denunciate a piede libero. Per le due 14enni, la Questura dispose a seguire il Daspo urbano, che impedirà alle due 14enni di accedere e stazionare, per sei mesi, dalle ore 20.00 alle ore 03.00, all’interno e nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici e locali del centro di Nocera Inferiore. L’episodio fu denunciato alle forze dell’ordine dai genitori della vittima, sostenuta anche da uno psicologo, per le ferite e il trauma subito. Una delle due minori coinvolte nell’indagine diffuse poi un messaggio di scuse dai social, per quanto accaduto. L’altra invece, risponde di minacce, concretizzate con un messaggio inviato alla vittima due giorni dopo il pestaggio. L’attività d’indagine fu condotta in parallelo anche dai carabinieri del reparto territoriale. Nel video finito sui social era possibile notare le tre picchiare con calci e pugni la 16enne, mentre altri assistevano e riprendevano il tutto. La Procura presso il Tribunale dei Minori, poi, iscrisse nel registro degli indagati le due 14enni. La terza ragazzina non è invece imputabile. L’interrogatorio fissato per entrambe è necessario per concludere del tutto l’inchiesta nei riguardi delle due. Al termine, in alternativa al processo, le difese potrebbero chiedere per le due la messa alla prova.

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