Salerno: crollo iscrizioni a scuola, spariscono 401 studenti

A settembre tra infanzia, primaria e media verranno a mancare 21 classi

Scuola, crollo delle iscrizioni a Salerno
Scuola, crollo delle iscrizioni a Salerno
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 17 Aprile 2023, 08:32
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Non si soffre solo nel Cilento profondo o nel Vallo di Diano. Anche il capoluogo della provincia più vasta d'Italia viene investito dell'onda anomala del calo demografico. Da settembre prossimo a Salerno si registreranno 401 alunni in meno nel primo ciclo dell'istruzione. I dati sull'organico della popolazione scolastica consegnano numeri allarmanti per il prossimo anno scolastico 2023-2024. Nella città di Salerno, che fino a qualche anno fa riusciva a resistere ai colpi del tracollo demografico, dal prossimo settembre verranno a mancare ben 21 classi tra scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola media. I dati sono stati analizzati nelle ultime settimane dall'assessorato all'Istruzione del Comune di Salerno a completamento delle operazioni di inserimento anagrafico effettuato dalle segreterie delle scuole del capoluogo. Numeri preoccupanti che erano messi in conto anche dal Comune di Salerno. Ma non con queste dimensioni.

Nel capoluogo, infatti, l'inverno demografico sfonda il tetto delle 300 iscrizioni in meno, facendo seriamente vacillare gli assetti delle scuole. Il dossier in possesso dell'assessorato all'istruzione, guidato da Gaetana Falcone, fa suonare diversi campanelli d'allarme nella comunità scolastica. Nel primo ciclo dell'istruzione si passa dai 10.866 alunni censiti nell'anno scolastico in corso ai 10.465 del prossimo anno scolastico, con un decremento di 401 alunni.

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È la scuola dell'infanzia a soffrire di più la perdita di iscrizioni: sono 206 i bambini in meno da settembre, passando dai 2.316 dell'anno scolastico 2022/2023 ai 2.110 del prossimo anno scolastico.

Alle scuole primarie sono 158 i grembiuli in meno che siederanno tra i banchi del prossimo anno scolastico, passando dai 4.926 alunni dell'anno scolastico in corso ai 4.768 alunni che torneranno in classe a settembre. Sempre alla primaria avremo 913 alunni al primo anno, 895 alunni in seconda, 964 alunni in terza, 978 alunni in quarta, 1.018 alunni in quinta. Alle scuole medie il calo delle presenze è più contenuto, con appena 37 studenti in meno rispetto all'anno scolastico in corso: si passa dai 3.624 alunni di quest'anno ai 3.587 del prossimo così suddivisi: 1.164 al primo anno delle medie, 1.219 al secondo anno, 1.204 al terzo anno.

Il dossier in possesso dell'assessorato all'istruzione entra nel merito della consistenza della popolazione scolastica per singole istituzioni scolastiche. In centro il comprensivo Vicinanza-Pirro conta 817 alunni tra infanzia, primaria e medie, il comprensivo Barra ne censisce 704, il Convitto (nelle sole classi dell'infanzia, primaria e media) 417. In zona centro, Carmine e Irno troviamo il comprensivo Medaglie d'Oro che ha 1.047 alunni nei vari ordini di scuola, il comprensivo Tasso che conta 807 alunni, il comprensivo Calcedonia che censisce 545 alunni. Tra Fratte, Matierno e rione Calenda c'è il comprensivo San Tommaso d'Aquino che conta 667 alunni. Nei quartieri collinari di Giovi e Ogliara sono 606 gli alunni dichiarati dall'unico comprensivo esistente. Lieve risalita delle presenze in classe si registra nei comprensivi della zona orientale. A Torrione il comprensivo Matteo Mari dichiara 665 alunni nella scuola dell'infanzia e primaria; al comprensivo Giovanni Paolo II sono 1.043 gli alunni dal prossimo anno scolastico. A Pastena il comprensivo Monterisi dichiara 757 alunni, il comprensivo Don Milani 791, il comprensivo Quasimodo 616. A Mercatello, Mariconda e Fuorni il comprensivo Montalcini censisce 983 alunni. I numeri del capoluogo sono quindi in drastica diminuzione, seguendo lo stesso trend delle aree interne del Cilento, del Vallo di Diano e dell'area del golfo di Policastro. L'anno scorso erano stati 1.868 gli alunni in meno registrati in provincia, appena 340 nel capoluogo. Il raffronto con l'anno scolastico in corso fa preoccupare di più in prospettiva futura e sullo sfondo delle nuove regole per il dimensionamento scolastico.
 

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