L'edizione 2021 del premio Sele d'Oro è certamente all'insegna dell'arte. Ieri, giovedì 2 settembre, presso il Castello Guerritore è stata inaugurata la mostra fotografica di Noemi Gherrero, dal titolo «Scomposizioni e fughe nell’anima – Arte pandemica», la quale nasce, come lei stessa spiega, per «la forte esigenza di raccontare quello che ho vissuto durante il lockdown».
Domenica 5 settembre, invece, alle ore 17.00 presso Casa Coste sarà inaugurata la mostra «Ripensare», a cura di Antonio Perotti, visitabile fino al prossimo 25 settembre.
Anche in questo caso, una mostra che nasce dal bisogno di «ripensare alle nostre vite» e alla consapevolezza che «questa rivoluzione epocale è già in atto nella ricerca scientifica, nell'industria, nella sanità nel lavoro, ma soprattutto nel settore che mi riguarda da vicino che è il campo dell'arte della musica e della cultura in genere» - spiega il direttore artistico Antonio Perotti.
«Ancora una volta l’arte si propone come nostra compagna di viaggio e sappiamo bene quanto essa riesca a penetrare nelle profondità del nostro essere, nutrendolo con la potenza dell’immaginazione. Queste mostre ci fanno vedere frammenti di una umanità che non ha mai perso la speranza e che, dopo il tempo dello sconforto e dello smarrimento, è pronta a dare una forma nuova e dirompente al futuro», queste le parole del sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata.