«Costretto a compiere atti sessuali»,
ma la preside smentisce tutto

«Costretto a compiere atti sessuali», ma la preside smentisce tutto
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 17 Ottobre 2018, 19:44
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SAN MARZANO SUL SARNO - Uno studente di 13 anni, a San Marzano sul Sarno, sarebbe stato costretto a compiere atti sessuali dietro minaccia di un suo coetaneo e compagno di scuola, all'esterno dell'istituto. Ma la scuola smentisce. La madre del genitore ha tuttavia presentato tempo fa una denuncia ai carabinieri di San Marzano sul Sarno. Ai militari avrebbe spiegato di essersi insospettita, dopo aver notato nel figlio comportamenti più aggressivi e nervosi del solito. La vicenda si sarebbe consumata tra l'otto e il nove ottobre scorso. La vittima presunta, in questo caso, avrebbe raccontato alla madre che sarebbe stato costretto, dietro minacce, da un suo coetaneo a «praticare pratiche seessuali». Il fatto sarebbe avvenuto per strada. Ma giorni prima, il ragazzo sarebbe stato bloccato da un compagno nel bagno della scuola, per poi essere minacciato di praticare atti sessuali. Il minorenne avrebbe provato ad uscire, ma fu bloccato dal coetaneo, che lo avrebbe schiaffeggiato per due volte.

Ma la dirigente scolastica smentisce l'intero episodio, spiegando che gli studenti che avrebbero costretto il ragazzo a simili vessazioni, sarebbero stati già interrogati dalla scuola, alla presenza dei genitori. Negando tutto. Sul caso indagano ora i carabinieri.
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