Salerno, attesi tremila profughi dall'Ucraina
«Sono in fuga alla spicciolata»

Salerno, attesi tremila profughi dall'Ucraina «Sono in fuga alla spicciolata»
di Barbara Cangiano
Domenica 6 Marzo 2022, 11:34
4 Minuti di Lettura

Sono tremila i profughi ucraini che potrebbero raggiungere Salerno e la sua provincia nei prossimi giorni. Il dato è stato calcolato in maniera empirica dall'amministrazione comunale che, di concerto con la Prefettura e l'Asl sta potenziando la rete dell'accoglienza dopo i disservizi registrati venerdì all'arrivo di un bus con trentacinque persone tra donne e bambini. «La comunità salernitana conta circa 1500 esponenti - spiega l'assessore alle Politiche sociali Paola De Roberto - Calcolando una media di due familiari per singolo individuo già residente in città, ci aspettiamo l'ingresso di tremila persone».

Ma il numero potrebbe essere destinato a crescere se le tensioni legate al conflitto con la Russia dovessero esplodere ulteriormente.

Ieri mattina l'assessore ha effettuato un sopralluogo in località Capitolo San Matteo dove, già a partire da domani, sarà attrezzato un hub dedicato agli screening sanitari: qui, grazie al coordinamento del responsabile dell'emergenza Covid dell'Asl Arcangelo Saggese Tozzi, tutti i nuovi arrivati potranno non solo essere sottoposti a tampone, ma anche ricevere l'assistenza di cui hanno bisogno ed i codici fiscali temporanei per la presa in carico da parte di medici di base e pediatri.

«La Questura - spiega De Roberto - darà indicazioni in merito ai giorni e agli orari in cui sarà possibile ottenere, entro otto giorni dall'ingresso in città, i permessi per il soggiorno, mentre il mio assessorato aprirà uno sportello dedicato, che sarà coadiuvato dalla presenza di mediatori culturali». La gestione della crisi dei rifugiati più veloce dalla seconda guerra mondiale ad oggi, non è affatto semplice: «Gli arrivi non sono oggettivamente tracciabili - continua l'assessore - Queste persone arrivano alla spicciolata senza dare nessuna comunicazione se non ai familiari che sono già sul territorio. Esiste una piattaforma on line creata dal consolato con cui la Prefettura è in contatto, ma è cosa ben diversa dagli sbarchi. Non abbiamo date, orari, numeri, quindi dobbiamo cercare di organizzarci nel migliore dei modi». Il Comune sta predisponendo delle informative in lingua ucraina che verranno distribuite alla comunità salernitana attraverso padre Ivan Boryn e la Caritas, affinché chiunque stia per ospitare un amico o un familiare in fuga dalla guerra sia a conoscenza dei passaggi che dovranno essere effettuati. Gli ostacoli da affrontare sono diversi: c'è lo spettro del Covid, perché ad essersi immunizzata è appena un terzo della popolazione ucraina. La difficoltà linguistica, perché la maggior parte dei profughi non parla né italiano, né inglese. E quella relativa a un alloggio per un periodo di tempo indefinito: «L'ambito Salerno-Pellezzano si appoggia a comunità nelle quali in genere ospitiamo mamme in difficoltà con i loro figli e allo stato ci sono una trentina di posti disponibili - chiarisce De Roberto - Poi c'è la rete del volontariato e la generosità di tanti salernitani che si sono detti disponibili ad aprire le porte di casa».

Video


Qualcuno già si è mosso in autonomia. È il caso della pagina facebook Spesa solidale Salerno, creata nel marzo 2020 da Cristiana Lorito ed Anna Piccolo (nella foto) per dare un sostegno alle famiglie messe in ginocchio dalla pandemia. «Attraverso una signora ucraina che vive da anni a Salerno, abbiamo saputo che urgeva trovare una sistemazione per la figlia e i suoi bambini. Così ho messo a disposizione il mio b&b - dice Piccolo - In origine dovevano essere quattro, poi sono diventati nove, quattro donne di cui una incinta e cinque bambini dai 14 mesi agli 11 anni. Sono arrivati venerdì mattina e sono molto spaventati. Hanno bisogno di vestiti e per questo abbiamo lanciato un appello affinché i cittadini possano aiutarci». Oltre quindici invece le tonnellate di medicine, cibo e generi di prima necessità raccolte in questi giorni ed inviate a Leopoli. Dopo il negozio di prodotti tipici di Olga Tarasyuk, a cui ieri la Protezione civile ha consegnato i primi colli, i centri si sono moltiplicati e Salerno Pulita ha messo a disposizione uno dei suoi spazi per lo stoccaggio. Tra i punti più attivi, nel centro storico, c'è la chiesa di Sant'Andrea di via dei Canali, mentre il Profagri, tramite il dirigente scolastico Alessandro Turchi ha istituito una task force per il supporto di ragazze e ragazzi ucraini, con uno sportello linguistico e psicologico. Domani apre un nuovo luogo di raccolta della Protezione civile presso la Sopi.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA