Troppi liceali al Mac P di Halloween
​del liceo Tasso: sigilli al Bogart

Troppi liceali al Mac P di Halloween del liceo Tasso: sigilli al Bogart
di Petronilla Carillo
Domenica 28 Ottobre 2018, 09:36 - Ultimo agg. 09:49
3 Minuti di Lettura
Tornano i sigilli ad uno dei locali più gettonati della movida salernitana, il Bogart. I carabinieri del Nas hanno fatto nuovamente «visita» alla discoteca di via Vernieri e, dopo cinque mesi dall'ultimo sequestro, hanno nuovamente chiuso il locale. L'intervento, eseguito su delega della procura di Salerno, nella nottata tra venerdì e sabato, insieme al personale del nucleo ispettorato del lavoro, dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia Salerno, ha interrotto una festa privata organizzata dagli studenti di liceo Tasso.

Quando i militari sono entrati all'interno della discoteca per eseguire i controlli, hanno trovato tantissimi ragazzi, tutti studenti del liceo Tasso che avevano fittato il locale per Halloween: quasi tutti minorenni, erano intenti a ballare o a stazionare lungo la rampa di accesso. Ciò che è stato subito evidente agli investigatori è stata la presenza di persone in numero chiaramente superiore alla capienza massima consentita. Di qui la decisione di procedere ad una minuziosa ispezione di tutto l'edificio.

I giovanissimi clienti sono stati così contati attraverso i ticket rilasciati. Erano in trecento, quindi in esubero rispetto al numero massimo autorizzato nella relativa licenza.
 
Ma non solo. Con l'aiuto anche dei vigili del fuoco, si è rilevato ancora una volta - era già accaduto a maggio scorso - che la porta tagliafuoco aveva l'uscita in un condominio di un palazzo attiguo alla discoteca. Anche questo in violazione alle norme di sicurezza. Quindi è stata registrata l'assenza di una porta tagliafuoco - quella esistente era irregolare - ed areazione diretta all'esterno. È stata anche rilevata la presenza sul percorso di una via di uscita di superfici vetrate e specchi che possono trarre in inganno sulla direzione di uscita, quindi non conformi alla prescrizione dell'apposito decreto ministeriale. Questa condizione, difatti, può rappresentare un pericolo all'incolumità in caso di incendi, terremoti, risse.
GLI ACCERTAMENTI
I carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro, nel corso dei c controlli, hanno invece accertato che tutti i dipendenti della società che gestisce il locale avevano regolari contratti.
Comunque, considerate le violazioni riscontrate, si è deciso di sottoporre a sequestro la discoteca, nominando custode lo stesso titolare dell'esercizio.
IL PRECEDENTE
Proprio la violazione, secondo i carabinieri, delle misure di sicurezza, erano costate la chiusura del locale anche a maggio. In quella circostanza furono ritrovate 400 persone, cento in più rispetto all'altra notte. Le contestazioni erano le stesse. Eppure dopo qualche settimana, il tribunale del Riesame decise di dissequestrare la struttura ritenendola è conforme sia alle norma antincendio e sia alle leggi in materia di sicurezza. Tutto ciò perché la difesa del Bogart, presentò una perizia tecnica di parte redatta dall'ingegnere Massimo Sergio Somma, in base alla quale i funzionari dei vigili del fuoco avrebbero scambiato una uscita che comunica con l'androne del palazzo per uscita di sicurezza mentre la struttura è dotata di ben due uscite di sicurezza certificate e a norma. Una porta inutilizzata ma, per la quale, c'è una richiesta di autorizzazione all'uso ancora pendente. Però i giudici avvisarono: se viene rispettato il numero massimo consentito di presenze, «non sussiste alcun rischio per la pubblica incolumità mentre il mantenimento del vincolo sul bene impedirebbe un uso anche lecito del locale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA