Salerno, pregiudicato picchia la fidanzata
in strada e i vigili lo legano al semaforo

Salerno, pregiudicato picchia la fidanzata in strada e i vigili lo legano al semaforo
Sabato 12 Giugno 2021, 15:17 - Ultimo agg. 13 Giugno, 12:11
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Momenti di forte tensione a Salerno dove un pregiudicato, S. G. E., venezuelano di 28 anni, nel pomeriggio di ieri ha aggredito la fidanzata 17enne, residente a Castelnuovo Cilento. L'uomo è stato arrestato dalla polizia municipale con l'accusa di violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

«La polizia municipale - ha detto il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli - è intervenuta immediatamente. A loro va il mio plauso per il lavoro svolto e un ringraziamento anche a quei passanti che, senza paura, hanno aiutato gli agenti a riportare l'ordine. Con il vicesindaco Mimmo De Maio ci siamo recati al comando della polizia municipale per seguire la vicenda e per informarci sulle condizioni di alcuni agenti che hanno riportato contusioni al momento dell'intervento. Un ringraziamento anche ai carabinieri sopraggiunti poco dopo e alla polizia».

Parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla polizia municipale anche da parte del dipartimento nazionale della Polizia locale e della segreteria provinciale della Csa. «Esprimiamo - ha detto Angelo Rispoli, segretario generale della Csa provinciale - la nostra vicinanza alle colleghe ed ai colleghi della polizia municipale di Salerno che nel compimento del loro dovere hanno riportato lesioni. L'episodio di per sé gravissimo è la drammatica riprova della necessità di dotare le donne e gli uomini della polizia locale di strumenti di autodifesa adeguati e di uno specifico contratto di lavoro di natura pubblicistica, parificando la polizia locale alle forze di polizia statale. Dal dipartimento nazionale abbiamo avuto mandato per intervenire concretamente al fianco delle colleghe e dei colleghi coinvolti e fa appello al sindaco, all'assessore e al comandante della polizia municipale di Salerno, affinché venga dato il giusto risalto ed encomio ai cinque colleghi, tre uomini e due donne, che operando hanno dimostrato senso del dovere e spirito di corpo al servizio della cittadinanza». 

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