Salerno, i commercianti della zona orientale: siamo fuori dai circuiti turistici

I commercianti della zona orientale di Salerno lamentano di essere fuori dai circuiti turistici

La zona orientale della città di Salerno
La zona orientale della città di Salerno
di Brigida Vicinanza
Domenica 9 Aprile 2023, 06:00
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La città divisa a metà da una linea di confine che sta a significare (anche) differenze sociali ed economiche. La sensazione, come ogni anno, è la stessa e a provarla sono gli esercenti della zona orientale che chiedono punti di aggregazione anche nelle strade periferiche. E se i commercianti del cuore della città di Salerno esultano e tirano un sospiro di sollievo per l’avvio della stagione crocieristica e per l’arrivo di turisti da ogni angolo del mondo, i commercianti di Torrione, Pastena e Mercatello si sentono ancora «abbandonati» in un limbo. «Siamo stanchi di lanciare appelli, abbiamo capito che la situazione non cambia – spiegano alcuni portavoce e soci del consorzio Torrione - ben vengano queste iniziative, questa sottoscrizione di contratti importanti con le compagnie turistiche. Ma noi? Diciamo sempre le stesse cose».


LO SCENARIO
Un’opportunità per Salerno, un’aria nuova che si respira dopo gli anni tribolati della pandemia e una crisi che ha messo in ginocchio non poche realtà cittadine, ma c’è chi chiede ancora di essere messo al centro di una programmazione più ampia che vede protagonista il solo centro città. «Ovviamente assistiamo al corso degli eventi senza nessuna protezione e senza iniziative che possano risollevare le nostre attività e oramai non ci lamentiamo neanche più. La bella vetrina per i turisti non siamo noi ma ci sono le vetrine del centro cittadino e nessuno mette in dubbio questo, anzi, siamo felici per i colleghi, rappresentano una speranza – continuano i commercianti di via Posidonia - ma speriamo anche che ci sia qualche opportunità per noi. Chiediamo solo di scegliere qualcosa anche per le nostre zone che possa darci risalto e visibilità perché ci sembra giusto avere pari opportunità».
I NODI
Ma cosa manca alla zona orientale per essere appetibile dal punto di vista commerciale, turistico ed economico? La domanda sorge spontanea e trova subito la risposta da parte dei titolari di esercizi commerciali della zona che da anni hanno le idee chiare: «Servirebbero punti di aggregazione.

Parliamo per Torrione, ad esempio. Esiste solamente una striscia di negozi, lungo un marciapiedi. Ma un punto unico di raccoglimento servirebbe anche per migliorare il quartiere, la vivibilità: un’isola pedonale per poter poi realizzare delle manifestazioni, eventi, progetti a lungo termine. Capiamo che bisogna tutelare e privilegiare il Corso Vittorio Emanuele, è giusto. Però necessitiamo di un progetto anche noi». Tantissimi esercenti hanno scelto di spostare le proprie attività dal centro cittadino (dove hanno chiuso le saracinesche) nella zona est: «Molti negozianti che hanno fatto la storia del commercio in centro si sono spostati qui. Non abbiamo problemi di clientela sia chiaro – evidenziano - è il concetto che si ha di questa zona che è sempre lo stesso e non cambia, insieme all’assenza di zone di aggregazione dove probabilmente si sceglie di “non fare”. Non vediamo risultati – concludono – siamo stanchi di combattere da anni».

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