Sapri, l'80% della spiaggia pubblica
ai privat: «Procedure illegittime»

Sapri, l'80% della spiaggia pubblica ai privat: «Procedure illegittime»
di Antonietta Nicodemo
Venerdì 10 Agosto 2018, 09:31
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A Sapri va avanti la lotta a favore delle spiagge libere e contro il provvedimento dell’amministrazione comunale che le mette quasi totalmente a disposizione dei privati. Una petizione popolare, che ha già raccolto oltre 1.500 firme, sarà consegnata al Sindaco per chiedere la revoca del  regolamento sulle concessioni, ripristinando la situazione precedente. Il capogruppo di minoranza di Sapridemocratica Giuseppe Del Medico non ottenendo risposte concrete alle sollecitazioni  per una modifica adeguata del piano entrato in vigore a luglio,  ha preso carta e penna ed ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.” 

"Con un colpo di mano di mezza estate – si legge nella missiva – è stata cancellata la spiaggia pubblica sul lungomare, da sempre libera e accessibile a tutti. Quasi l’80 % della spiaggia è stata privatizzata . Una grave violazione a danno dei cittadini”.  

“Con una procedura illegittima , in violazione a tutte le norme e con il solo obiettivo di far allargare i concessionari è stato regalato, ai soliti titolari di redditive concessioni demaniali, altra spiaggia pubblica . Il mare di Sapri – continua la lettera – è diventato praticamente inaccessibile a cittadini e turisti, nel dispregio ad ogni regola limitando il diritto di poter fruire delle spiagge pubbliche”.

Al Ministro Del Medico pone in evidenza anche la recente ordinanza del sindaco che riduce la battigia a un metro e mezzo “per consentire – spiega il capogruppo della minoranza – ad uno stabilimento balneare di posizionare le sue strutture in acqua, vietando di fatto l’accesso al mare ai bagnanti . Inoltre il  pezzettino di spiaggia rimasta libera tra due concessionari non  è accessibile ai diversamente abili, che per raggiungere il mare devono attraversare uno stabilimento privato “ . Saprideocratica confida in un intervento del ministro alle infrastrutture e va avanti nella sua lotta a difesa dei diritti dei cittadini.
 
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