Diventa definitiva, dopo la conferma della Corte di Cassazione, la condanna a 8 mesi di reclusione e 400 euro di multa per Romolo Ridosso, ex capo clan del gruppo omonimo e ora collaboratore di giustizia. Lo scafatese era accusato di ricettazione e detenzione illegale di una pistola. La sentenza di primo grado era stata emessa dal gup del tribunale di Salerno nel 2017.
Poi la conferma nel 2019 in Appello a Salerno e ora la pronuncia in Cassazione.
L'arma da fuoco fu trovata a Ridosso in casa, durante una perquisizione. Tra i precedenti dell'imputato, ci sono diverse inchieste dell'Antimafia concentrate sulle guerre di camorra a Scafati che lo videro coinvolto, insieme ad altri componenti della famiglia. Poi la decisione di collaborare con la giustizia. Le sue dichiarazioni erano state utilizzate, tra l'altro, anche per una delle ultime indagini della Dda di Salerno sui presunti rapporti tra il clan Loreto-Ridosso e l'amministrazione comunale di Scafati. Per questo, il dibattimento è attualmente in corso al tribunale di Nocera Inferiore.