Duecentosessantaquattro attività produttive controllate; 144 persone denunciate; 41 scarichi abusivi portati alla luce; 36 sequestri, in alcuni casi aziende intere in altre solo parti di esse; 57 sanzioni amministrative elevate per un importo pari a circa 225.000 euro. Sono i numeri dello «scempio» Sarno a sei mesi dall’avvio delle indagini da parte dei carabinieri del comando unità forestali, ambientali e agroalimentari in 39 Comuni, diciotto per ciascuna provincia di Salerno e di Napoli e tre per quella di Avellino sotto il coordinamenti di altrettante procure agli ordini dei procuratori capo Antonio Centore, Nunzio Fragliasso e Rosario Cantelmo. Un lavoro complesso e incessante che ancora non si è concluso e che, per la prima volta, interessa anche le amministrazioni comunali per verificare eventuali «complicità» nel consentire scarichi abusivi oppure ritardi nella spesa dei finanziamenti ottenuti in materia ambientale.
Sono partite a maggio, subito dopo il lockdown e, già nelle battute iniziali, soltanto nelle prime settimane, avevano portato alla denuncia in stato di libertà di 48 persone e all’individuazione di 26 scarichi abusivi, con contestuali 15 sanzioni amministrative.