Caro energia, prende il via la stagione fredda e si accendono i termosifoni. Ma non per tutti: sono ben 164 i plessi della provincia di ogni ordine e grado che sono sprovvisti di termosifoni. Per questi plessi l’inverno sarà ancora più freddo. Il dato arriva da un’analisi dell’anagrafe dell’edilizia scolastica messa a disposizione del ministero dell’istruzione.
Un grattacapo di non poco conto che amplifica il problema del riscaldamento degli ambienti didattici. E sullo sfondo il riscaldamento delle scuole che parte all’insegna dell’austerity. Il 22 novembre, secondo quanto previsto dal calendario nazionale, la Provincia e i Comuni hanno acceso i termosifoni per riscaldare le aule. Sono giorni freddi e all’insegna del maltempo. E l’accensione dei termosifoni allevia sicuramente i disagi. Ma per presidi e alunni si prospetta una fase di ristrettezza e limitazioni. Nelle scuole, quindi, ci sarà di stringere i denti e sperare che non sia un autunno freddo.
La Provincia di Salerno, che gestisce 140 scuole superiori, è consapevole dei sacrifici da mettere in campo. «Chiuderemo i riscaldamenti un’ora prima al giorno rispetto all’anno scorso – annuncia Angelo Michele Lizio, responsabile edilizia scolastica della Provincia – ma saranno garantite almeno 9 ore di riscaldamento al giorno». Si prospetta un inverno freddo con cappotti e maglioni in classe. «Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio», fa sapere Lizio. Anche ieri riscaldamenti chiusi un’ora prima e assicurato un massimo di 19 gradi negli ambienti didattici. Sullo sfondo il caro bollette. Per consumi di energia elettrica e per sopperire alle spese di consumi idrici nelle scuole, la Provincia ha approvato a ottobre la variazione di bilancio di 1 milione e 170 mila euro.
Ma l’avvio della stagione fredda ripropone l’allarme relativo alla carenze strutturali. Ci sono scuole, infatti, nel salernitano che non hanno nemmeno i termosifoni. Lo si apprende da un’analisi aggiornata a fine settembre dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. Sono ben 89 le scuole di vario grado con impianto di riscaldamento «non definito» – si legge nell’anagrafe edilizia – e ben 75 le scuole sprovviste completamento di riscaldamento. Complessivamente ben 164 scuole che soffrono il freddo ancora più di altre a causa di carenze strutturali. E si ripropone il problema edilizia scolastica. Da giorni gli studenti dell’alberghiero Virtuoso di Salerno sono in agitazione a causa di infiltrazioni d’acqua piovana che stanno impedendo la normale attività didattica in 3 aule nella sede di via Urbano II. Gli studenti hanno chiesto un intervento immediato alla Provincia. La protesta è confermata dalla preside del Virtuoso, Ornella Pellegrino.