Studenti con la divisa da 39 euro,
scoppia la rivolta dei genitori

Studenti con la divisa da 39 euro, scoppia la rivolta dei genitori
di Marco Di Bello
Mercoledì 31 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 11:03
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Non a tutti è andata giù la decisione del Consiglio di Istituto della scuola Penna che, lo scorso 5 luglio, ha adottato le divise, al posto del grembiule. Così è nato un confronto fra alcuni genitori e il dirigente scolastico, sfociato in segnalazioni anonime e circolari di risposta. La vicenda inizia a settembre scorso, come spiegato dalla professoressa Maria Rosaria Ippolito, che guida il plesso: «Quasi un anno fa è stata formata una commissione divise, nella quale c’erano delle mamme e dei papà - racconta la preside - dopo quasi un anno di lavoro, la proposta è stata portata in consiglio di istituto e approvata». Quando i genitori sono venuti a sapere della votazione, non hanno apprezzato la decisione, iniziando a compulsare i membri del consiglio stesso. Quindi la stessa a Ippolito ha scritto una circolare: «Fermo restando la gratuità dell’istruzione obbligatoria, garantita dalla carta costituzionale - si legge nella lettera - l’adozione della divisa scolastica rappresenta una scelta eminentemente educativa che esprime un orizzonte culturale saldamente ancorato ad un patrimonio di valori». A questo si aggiunge un «senso di austerità e decoro» conferito dalla divisa, necessario secondo la preside, che però, dopo le polemiche, fa dietrofront: «Firmerò una nuova circolare dove annullerò l’adozione, perché forse la comunità scolastica non è ancora pronta a questa scelta». 
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